domenica, 22 Dicembre, 2024
Energia

Energia, cosa c’è nel piano da 27,4 mld

Il Governo approva una serie di disposizioni urgenti per la sicurezza energetica del Paese, la promozione del ricorso alle fonti rinnovabili di energia, il sostegno alle imprese a forte consumo di energia . In linea con le riforme richieste dal PNRR, il Consiglio dei ministri fa un passo in avanti nella semplificazione delle procedure in campo energetico e approva un decreto che promuove il ricorso e l’autoproduzione di fonti rinnovabili e prevede il sostegno alle imprese a forte consumo di energia.

I progetti di impianti fotovoltaici o eolici delle imprese energivore avranno una corsia preferenziale in caso di più richieste di concessione per una medesima superficie, verranno rilasciati nuovi titoli abilitativi per la coltivazione di idrocarburi, sarà semplificato il procedimento per la realizzazione di condensatori ad aria presso centrali esistenti, ma soprattutto, per favorire gli impianti eolici galleggianti in mare, saranno individuate due aree portuali del Mezzogiorno, con i relativi specchi d’acqua, destinate a infrastrutture di cantieristica navale, per la produzione, l’assemblaggio e il varo di piattaforme galleggianti. Un importante obiettivo, questo del polo eolico offshore, perché è dal mare che verranno le risposte più importanti per la transizione ecologica.

Le pale eoliche in acqua, infatti, eliminano i problemi legati all’impatto paesaggistico degli impianti e al consumo del suolo a danno delle coltivazioni. E in un Paese circondato dal mare le opportunità sono davvero molte. La riforma delle agevolazioni a favore delle imprese a forte consumo di energia elettrica adeguerà la disciplina nazionale a quella europea in materia di aiuti di Stato a favore del clima, dell’ambiente e dell’energia 2022. Il decreto appena approvato vale 27,4 miliardi di investimenti. “Vogliamo liberare le grandi potenzialità del nostro Paese – ha detto il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin -, per farlo diventare riferimento nel Mediterraneo sulle rinnovabili. Vogliamo sostenere famiglie e imprese, per renderle ancor più protagoniste di una transizione bilanciata e realistica”. “In piena coerenza con il nostro Piano nazionale integrato energia e clima – ha aggiunto il ministro – sosteniamo quei settori produttivi impegnati nel percorso di decarbonizzazione, fornendo, ad esempio, importanti risposte per migliaia di imprese a forte consumo di energia elettrica e gas. Vogliamo accelerare lo sviluppo delle rinnovabili verso gli obiettivi 2030 spingendo le Regioni a realizzare impianti fotovoltaici con un fondo per opere compensative”.

Un’altra importante novità è in arrivo per quanto riguarda le Comunità Energetiche. L’Italia è riuscita a ottenere dalla Commissione Europea il via libera all’utilizzo dei 2,2 miliardi della misura del PNRR nella modalità a fondo perduto anziché del prestito. Per Pichetto Fratin si tratta di un grande risultato, “reso possibile dal dialogo e dal confronto, che ha consentito al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica di recepire gli input arrivati in questo senso dalle numerose parti interessate alle comunità energetiche pronte a essere attivate su tutto il territorio nazionale”.

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