domenica, 22 Dicembre, 2024
Esteri

Accordo vicino. Tre giorni di tregua per 50 ostaggi e aiuti umanitari

Israele fa esplodere sede Parlamento di Gaza e mette sotto controllo l’ospedale al-Shifa

Israele non si ferma. I militari hanno fatto esplodere l’edificio che ospitava il Parlamento della Striscia di Gaza. Il ministro della Difesa, Yoav Gallant, ha ripetuto gli obiettivi: “Israele non fermerà le sue operazioni a Gaza finché le nostre truppe non completeranno la loro missione: distruggere Hamas e riportare i nostri ostaggi a casa dalle loro famiglie.” È la promessa solenne che Israele ha fatto ai morti del 7 ottobre. Quanto all’ospedale al-Shifa di Gaza, c’è stata un’incursione notturna, “mirata”, con anche carri armati penetrati nel campus. I militari vanno a caccia dei terroristi mimetizzati tra operatori sanitari e pazienti e nascosti nei bunker sotterranei. Il movimento islamista nega che sia così e chiede la visita di “commissioni d’inchiesta internazionali”, mentre riferisce di nove bambini prematuri morti nella struttura sanitaria dopo essere stati tirati fuori dalle incubatrici. Altri 27 pazienti in terapia intensiva sono morti perché i ventilatori hanno smesso di funzionare e c’è una fossa comune con 179 corpi. Le forze di difesa israeliane affermano di aver inviato “squadre mediche” e soldati “di lingua araba” per l’“operazione mirata su un’area specifica” dell’ospedale. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ammonito i miliziani di Hamas che “non c’è un posto a Gaza” che non possa essere raggiunto dai militari di Israele. “Ci avevano detto che non avremmo raggiunto le periferie di Gaza City e lo abbiamo fatto. Ci avevano detto che non saremmo entrati nell’ospedale al-Shifa e lo abbiamo fatto” ha detto il premier. “Non c’è un posto a Gaza dove noi non possiamo arrivare.”

Ospedale come comando terroristico

Vicino l’ospedale sono stati neutralizzati quattro terroristi e altri miliziani sono stati uccisi. L’esercito ha la convinzione che la struttura è stata utilizzata “come un comando terroristico.” Il portavoce militare Daniel Hagari, durante la conferenza quotidiana, ha anche informato che “non ci sono ancora indicazioni sulla presenza di ostaggi all’interno dell’ospedale Al-Shif”, ma si ritiene che l’operazione possa portare “informazioni di intelligence sui rapiti”. “I soldati – ha sottolineato – hanno consegnato forniture mediche, incubatrici e viveri per i bambini”. Mentre il portavoce del Ministero della Sanità di Hamas, Ashraf Al-Qudra ha detto che sono pronti a ricevere delegazioni internazionali “per garantire la natura del lavoro medico” nella struttura che da settimane è sull’orlo del collasso, come anche l’Unwra sostiene, per mancanza di carburante, acqua, ossigeno e apparecchiature mediche. Alla notizia dell’incursione israeliana nell’ospedale, il responsabile degli aiuti umanitari delle Nazioni Unite Martin Griffiths, ha dichiarato che la “carneficina” di Gaza deve terminare. L’Oms e il Comitato internazionale della Croce Rossa (Circ) si sono detti “estremamente preoccupati” per l’impatto dell’operazione militare condotta dall’esercito nell’ospedale di al-Shifa.

L’accordo sugli ostaggi

Hamas, intanto, sembra aver accettato le linee generali di un accordo che prevede il rilascio di circa 50 ostaggi in cambio di una tregua di tre giorni nella Striscia di Gaza e accusa Israele di temporeggiare “per continuare la sua aggressione e la sua guerra contro civili indifesi”. Il rilascio che, per la sicurezza stessa degli ostaggi, potrebbe avvenire in un Paese terzo, probabilmente l’Egitto o il Qatar che sono i due Paesi che più si stanno spendendo per il negoziato, comunque non avverrebbe prima di due o tre giorni. L’accordo – coordinato con gli Usa – vedrebbe anche il rilascio di alcune donne palestinesi e minori detenuti in Israele e un aumento dell’aiuto umanitario per la Striscia.

Erdogan si rivolge a Meloni

Ieri è nuovamente intervenuto anche il Presidente della Turchia, Recp Tayyip Erdogan che parlando ai rappresentanti del suo partito ha detto: “Hamas è un movimento politico che ha preso parte alle elezioni in Palestina, le ha vinte ed è stato delegittimato” da Israele e dagli Stati Uniti. “Quella che loro chiamano un’organizzazione terroristica – ha continuato – è un movimento politico. Purtroppo, anche nel mio Paese, c’è gente che non capisce che Hamas è un partito politico.” Erdogan ha voluto anche una conversazione telefonica con la Presidente Meloni durante la quale ha chiesto che l’Italia sostenga un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e ha annunciato che adotterà iniziative per portare Israele, “che ha commesso crimini di guerra”, davanti ai tribunali internazionali.

Biden: no guerra negli ospedali

Intanto mentre si tiene il supervertice di San Francisco, tra Joe Biden e Xi Jinping la Casa Bianca afferma di non voler vedere scontri a fuoco negli ospedali. “Non siamo favorevoli a colpire un ospedale dall’alto e non vogliamo vedere uno scontro a fuoco in un ospedale dove persone innocenti, persone indifese, malati che cercano di ottenere le cure mediche che meritano si ritrovano nel fuoco incrociato”. A sera, infatti, l’esercito israeliano si è ritirato dall’ospedale dopo che i militari hanno ispezionato piano per piano e stanza per stanza. Mentre Hamas ha accusato il Presidente americano di essere “interamente responsabile” dell’operazione militare israeliana nell’ospedale al-Shifa di Gaza. In un comunicato, Hamas ha definito l’operazione militare israeliana all’interno dell’ospedale al Shifa un “crimine barbaro contro una struttura medica protetta dalla Quarta Convenzione di Ginevra.”

Scontro Conte con Tajani

Nel Parlamento italiano, invece, volano frecciate tra l’ex premier Conte e il ministro Tajani. “Abbiate la forza di sospendere pur temporaneamente le forniture di armi a Israele, il mio esecutivo lo ha fatto con altri paesi e conflitti. Sa cosa serve per questa misura? Quello che vi manca, il coraggio”, ha detto il leader dei 5stelle durante un question time del ministro degli Esteri e ha criticato il Governo per essersi astenuto sulla risoluzione dell’Onu. “Lavoriamo per ottenere pause umanitarie più lunghe – ha dichiarato Tajani, rispondendo alle accuse – i codardi non stanno certamente sui banchi di questo governo,forse i codardi stanno da qualche altra parte, onorevole Conte”.

7/10, pm italiani aprono inchiesta

Intanto la Procura di Roma ha aperto due fascicolicontro ignoti in relazione alla morte di tre cittadini italo-isreaeliani, i coniugi Evitar Kipnis e Liliach Lea Havron e Nir Forti, uccisi da Hamas nel corso dell’attacco avvenuto il 7 ottobre scorso. I pubblici ministeri di piazzale Clodio, coordinati dal procuratore Francesco Lo Voi, procedono per il reato di attentato con finalità di terrorismo e omicidio. I tre furono trovati privi di vita alcuni giorni dopo l’attacco. Mentre è stato condannato a otto mesi sospesi con la condizionale il 25enne italiano fermato a Berlino durante una manifestazione filopalestinese per aver colpito alla schiena un agente lanciando un sanpietrino.

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