Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è in visita ufficiale nella Repubblica di Corea (vi resterà fino a domani)su invito del Presidente Yoon Suk Yeol, per un viaggio che segna un importante capitolo nelle relazioni diplomatiche tra i due Paesi. Il Capo dello Stato sarà impegnato in una serie di incontri ufficiali, momenti culturali e celebrazioni, con l’obiettivo di rafforzare i legami tra Italia e Corea del Sud.
Ieri il Presidente ha partecipato a una cerimonia al Cimitero Nazionale di Seoul, dove ha deposto una corona di fiori in onore dei soldati caduti durante la Guerra di Corea.Successivamente Mattarella ha visitato il Museo Nazionale, una tappa significativa per esplorare la ricca storia delPaese. Oggi invece visiterà la Joint Security Area, un luogo intriso di simbolismo situato al 38° parallelo, al confine tra Corea del Nord e Corea del Sud. È in questa zona che, nel 1953, venne firmato l’armistizio che pose fine al conflitto coreano. In seguito il Capo dello Stato sarà ricevuto dal Presidente Yoon Suk Yeol al Palazzo Presidenziale di Yongsan. I due leader discuteranno questioni di interesse comune e rilasceranno alla fine dichiarazioni alla stampa, sottolineando l’importanza di una cooperazione più stretta tra i due Paesi. La visita di Stato si concluderà domani, con il Presidente che incontrerà il personale dell’Ambasciata italiana a Seoul e una rappresentanza della comunità italiana residente in Corea del Sud.
Ma il lungo viaggio del presidente non finirà in Corea: è infatti prevista sulla via del ritorno anche una sosta di due giorni in Uzbekistan. Paese importante per l’Italia soprattutto per la sua collocazione geo-politica e, quindi, per la sua rilevanza strategica e per lo strettissimo legame, soprattutto economico, con Mosca, famoso per la città di Samarcanda, collocata sull’antica via della seta, a sud confina con l’Afghanistan.
Scrivono i metalmeccanici
Tornando nelle cronache italiane, da segnalare che i tre Segretari generali di Fim Fiom Uilm, Roberto Benaglia, Michele De Palma e Rocco Palombella, hanno scritto una lettera a Mattarella per la grande preoccupazione sulla condizione drammatica dei lavoratori dell’ex Ilva. I leader metalmeccanici ritengono fondamentale e urgente l’intervento del Capo dello Stato, garante della Repubblica fondata sul lavoro e sensibile ai temi della sicurezza, per affrontare questa emergenza al fine di trovare soluzioni per la salvaguardia dell’ambiente, del lavoro e dell’industria del nostro Paese.