Assoutenti invita il Governo a tenere “alta la guardia” sul caro bollette. La proroga fino a dicembre del mercato tutelato potrebbe rendersi necessaria anche per il 2024. “L’aumento delle tariffe del gas del 12% a ottobre è peggiore di ogni previsione”, sostiene l’associazione dei consumatori, “e equivale ad una maggiore spesa pari a +159 euro a famiglia su base annua, con la bolletta del gas che, ai nuovi prezzi, raggiunge quota 1.486 euro a nucleo.”
Combattere le speculazioni
Sempre secondo Assoutenti se si considera anche la spesa per la luce salita del +18,6% nell’ultimo trimestre dell’anno con la bolletta media pari a 764 euro, il conto complessivo per luce e gas a carico di una famiglia del mercato tutelato raggiunge quota 2.250 euro annui. “Con le nuove tariffe il prezzo del gas risulta più caro del 9,6% rispetto allo stesso periodo del 2021, e addirittura del +58,2% sul 2020 – spiega il presidente Furio Truzzi – Un aumento che rappresenta un pessimo segnale in vista dell’inverno, purtroppo del tutto atteso, considerato che con lo scoppio del conflitto in Israele le quotazioni dell’energia sono salite in pochi giorni del 30%. Per questo invitiamo il Governo a tenere alta la guardia, combattendo le speculazioni sui mercati, considerato che i big dell’energia hanno già acquistato scorte di gas a quotazioni decisamente inferiori, e riaprendo la discussione sulle tariffe amministrate dallo Stato, visto che l’energia è un bene garantito come servizio primario ed essenziale alle famiglie e come tale deve essere adeguatamente difeso.”
Arera: azzeramento oneri
Arera infatti ha comunicato che aumenta la bolletta gas per la famiglia tipo in tutela per i consumi di settembre 2023, che sale del 4,8% rispetto ad agosto. In termini di effetti finali, la spesa gas per la famiglia tipo nell’anno in corso (ottobre 2022 – settembre 2023) è di 1.459 euro circa, al lordo delle imposte, e risulta in calo del 13,9% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (ottobre 2021 – settembre 2022). Confermati per settembre e per tutto il 2023 l’azzeramento degli oneri generali e la riduzione Iva al 5%, come anche per la gestione calore e teleriscaldamento.
Rincari del gas
L’aumento, spiega l’Authority dell’energia, “per l’utente tipo, per i consumi del mese è determinato interamente dall’aumento della spesa per la materia prima, il gas naturale, +4,8%.” Rimangono invariati gli oneri generali e la tariffa legata alla spesa per il trasporto e la misura. Il prezzo fissato da Arera è indicativo della tendenza del mercato anche se i due terzi degli utenti, circa 20 milioni hanno scelto il mercato libero.
Nomisma: aumento temporaneo
Il presidente di Nomisma Energia Davide Tabarelli ritiene che si tratti un aumento momentaneo. “Le riserve sono piene”, dice, “il clima è mite, la guerra a Gaza non crea problemi alle forniture, la domanda è calata per la crisi economica, la Russia non ha chiuso i tubi, l’eolico nel Mare del Nord e l’idroelettrico sulle Alpi hanno aumentato la produzione.” Dunque se persisteranno si trattarà di aumenti dovuti alla speculazione e contro la quale il Governo può intervenire. Federconsumatori sottolinea che si tratta del terzo rialzo consecutivo. Coldiretti ritiene che sulle famiglie italiane “la spesa energetica ha un doppio effetto negativo:” riduce il potere di acquisto e aumenta anche i costi per le imprese e quindi fa aumentare il costo dei prodotti.