“Hamas e Putin rappresentano minacce diverse. Ma hanno questo in comune. Entrambi vogliono annientare completamente una democrazia vicina’’. Sono le parole del Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che si è rivolto direttamente agli americani dallo studio Ovale per condividere la conferma degli aiuti all’Ucraina e a Israele, circa 80 miliardi di dollari; 10,6 miliardi in sostegno militare a Israele, 61,4 miliardi per continuare a fornire armi e assistenza economica all’Ucraina e 9 miliardi in assistenza umanitaria per Israele, Gaza e Ucraina. Parole e fatti che hanno scatenato la reazione russa, ma che ieri sono stato quasi letteralmente ripetute dalla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, in missione a Washington per cercare un accordo su acciaio e alluminio allo scopo di evitare che possano essere riattivati i dazi contro le produzioni Ue imposti da Donald Trump nel 2018, poi sospesi nel 2021 dall’attuale amministrazione.
Occidente messo a dura prova
La Commissaria europea intervenuta all’Hudson Institute di Washington, ha esordito dicendo che è un “dovere” dell’Europa e degli Stati Uniti, contribuire a “plasmare la storia del futuro.” Poi ha continuato sottolineando che “l’Iran, protettore di Hamas, vuole solo alimentare il fuoco del caos. La Russia, cliente dell’Iran in tempo di guerra, sta osservando attentamente. La Russia e Hamas sono simili.” “La loro essenza è la stessa”. “Russia e Hamas – ha continuato Von der Leyen – hanno deliberatamente cercato civili innocenti, compresi neonati e bambini, da uccidere o prendere in ostaggio. È un modo barbaro di combattere. E, lasciato senza controllo, questo contagio ha il potenziale per diffondersi, dall’Europa, in tutto il Medio Oriente e nell’Indo Pacifico. La determinazione occidentale è messa alla prova ogni giorno, da chi cerca ogni debolezza”.
Von der Leyen: ho visto l’orrore
Il Presidente russo Vladimir Putin, è il ragionamento della Commissaria Ue, vuole cancellare l’Ucraina dalla carta geografica. Hamas, sostenuta dall’Iran, vuole cancellare Israele dalla carta geografica. “Dobbiamo proteggere le democrazie altrimenti l’orrore si diffonderà. L’orrore a cui ho assistito venerdì scorso mentre ero in Israele a Kfar Azza.” “Sei giorni prima – ha raccontato Von der Leyen – era un vivace Kibbutz con 750 abitanti. Ma il 7 ottobre è arrivata Hamas. Ho visto case bruciate, un seggiolino coperto di sangue, detriti, fori di proiettile, granate inesplose. Una città fantasma. Non c’era limite al sangue che i terroristi di Hamas volevano versare. Sono andati casa per casa. Bruciavano vive le persone. Hanno mutilato bambini e neonati. Perché? Perché erano ebrei. Perché vivevano nello Stato di Israele”. “L’obiettivo esplicito di Hamas – ha aggiunto la Commissaria europea – è sradicare la vita ebraica dalla Terra Santa. Questi terroristi, sostenuti dai loro amici a Teheran, non si fermeranno mai. E quindi Israele ha il diritto di difendersi, in linea con il diritto internazionale. E di fronte a questo orrore, esiste una sola risposta possibile da parte delle nazioni democratiche come la nostra. Siamo dalla parte di Israele. Ho visitato Israele molte volte nella mia vita. Ma questa volta, ho visto una nazione scioccata nel profondo”.
Medvedev: leader Usa malati mentali
Le parole del Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden e della Commissaria europea Ursula von der Leyen, hanno acceso la reazione del leader russo che ha respinto il paragone tra Russia e Hamas e che attraverso il portavoce, Dmitry Peskov, ha replicato che “il tema Putin è una costante nella retorica dell’establishment statunitense a tutti i livelli. Il cognome di Putin è parte integrante della vita politica interna degli Stati Uniti. Questo è visibile a occhio nudo”. Peskov ha osservato che questo “è un momento emotivo” e potenzialmente “molto pericoloso” nella situazione internazionale, anche in connessione con l’escalation in Medio Oriente, ma ha aggiunto, “una tale retorica difficilmente è adatta a leader responsabili. Ed è improbabile che una simile retorica possa essere accettabile anche per noi.” Più cruda la dichiarazione del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev: “il mondo guidato dagli Stati Uniti continua a scivolare a capofitto nell’abisso più profondo possibile. Vengono prese decisioni che mostrano chiaramente non solo come i decisori siano irrimediabilmente afflitti da malattie mentali, ma abbiano anche perso gli ultimi brandelli di moderazione morale.”
Zelensky ringrazia Ue e Usa
Da Kiev ha doppiamente ringraziato, con un messaggio su X, il Presidente Zelensky: “l’investimento americano nella difesa dell’Ucraina garantirà la sicurezza dell’Europa e del mondo a lungo termine”. Quello di Biden, definito da Zelensky, un “discorso potente”, rassicura l’Ucraina; “grata agli Stati Uniti” per il supporto. Il ringraziamento è stato esteso anche alla massima rappresentante dell’Unione europea, “per le parole forti” e impegnative. “Ora è il momento dell’unità e della determinazione”, scrive Zelensky, “non è il momento di ritirarsi, ma piuttosto di raddoppiare i nostri sforzi per difendere la vita, la libertà e un ordine internazionale basato su regole contro il terrorismo e l’aggressione”.