Sono emersi nelle scorse ore nuovi dettagli sul drammatico incidente del bus precipitato dal cavalcavia di Mestre, dove hanno perso la vita 21 persone. Il conducente del pullman Alberto Rizzotto, secondo il primo esito dell’autopsia, potrebbe non aver avuto nessun malore al cuore nel momento dell’incidente. Durante l’autopsia è emerso, inoltre, che il conducente aveva delle lesioni sulle dita causate, probabilmente, da un’eccessiva stretta del volante al momento della caduta del bus dal cavalcavia. All’inizio della prossima settimana sono previsti ulteriori accertamenti coordinati dai medici legali Guido Viel e Roberto Rondolini.
Ipotesi di guasto
Riprende piede, dunque l’ipotesi di un guasto del veicolo, la quale nei primi accertamenti aveva preso poco credito in quanto il bus era un nuovo Yutong E-12 con propulsione elettrica. Secondo questo ipotetico scenario l’impatto con guardrail sarebbe stato un atto volontario del conducente nel tentativo dii arrestare la corsa del bus. Nei prossimi giorni la perizia sul guasto e quella sulla “scatola nera” potranno appurare con più cura le dinamiche che hanno dato origine a questa strage caratterizzata ancora da molti punti interrogativi.
Perizia sul guardrail
Il 25 ottobre l’ispettore del Mit Placido Migliorino inizierà le attività operative sul cavalcavia di Mestre per accertare lo stato delle barriere laterali del guardrail, che non hanno impedito al bus di schiantarsi al suolo. La perizia si svolgerà principalmente sul “corretto funzionamento svolto dalle barriere laterali di protezione, la loro conservazione e quella della struttura che la sosteneva per chiarire la dinamica dell’incidente”, ha affermato l’ispettore. Nelle scorse ore Migliorino ha compiuto un sopralluogo informale sul luogo dell’incidente e da oggi avrà circa 120 giorni di tempo per consegnare la sua relazione riguardo le dinamiche del disastro.
La ricostruzione dei fatti
Secondo le prime ricostruzioni, La Linea Spa stava svolgendo un servizio di navetta da Tronchetto e il camping Hu di Margherita. Senza tamponare nessun mezzo il bus si era spostato verso destra, strisciando per circa 50 metri lungo il guardrail fino la fine della barriera interrotta da un varco di circa un paio di metri. Il mezzo svoltando ulteriormente verso destra è stato trafitto dal secondo guardrail che ricominciava di fronte ed è volato per circa dieci metri sulla via sottostante (Via della Pila). Sul luogo dell’incidente non si sono trovate tracce di frenata o elementi che potessero ipotizzare un tentativo del bus di rimettersi in carreggiata.