lunedì, 16 Dicembre, 2024
Energia

Salvini: “Nucleare, nel 2023 possibile la prima centrale”

Obiettivo nucleare entro il 2032, magari con una prima centrale proprio nella sua Milano. Un concetto questo espresso in mattinata dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ospite del Festival ‘Nucleare, si può fare?’. Una domanda alla quale il Vicepremier risponde quindi positivamente, spiegando di aver consultato alcuni tecnici secondo i quali, superando il dibattito ideologico sul referendum sull’energia nucleare, sarebbe possibile avviare il primo reattore nel 2032. Un progetto, per il numero uno della Lega, che dovrà permettere all’Italia di stare al passo con i tempi: “Quando si parlava di nucleare c’era il fuggi fuggi generale. Poi è cambiato il mondo e questo ci impone di riflettere senza ideologia”. Salvini esprime poi il desiderio di avere un reattore nucleare di ultima generazione a Milano, affermando che lo considera una fonte di energia pulita, sicura e costante: “Lo dico da anni, la prima centrale la vorrei nella mia città. Lancio un segnale politico: è facile dire sì al nucleare, ma nella provincia a fianco”. Il Ministro sottolinea poi che su questo tema tutto il governo è coeso e convinto sulla necessità di passare al nucleare: “A questa convention prendono parte tre ministri, io della Lega, Pichetto di Forza Italia e Urso di Fratelli d’Italia. Il Vicepremier evidenzia quindi la necessità di pianificare attentamente e coordinare gli sforzi tra quattro ministeri chiave, ovvero quelli delle Infrastrutture, dell’Ambiente, delle Imprese e del Mef al fine di sviluppare il settore nucleare in Italia.

Fonte lineare, continua e sicura

Presente al Festival anche il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin il quale non direbbe no a un eventuale reattore nucleare nella sua Torino, a patto ovviamente “che ci siano le garanzie di sicurezza e la ricerca attuale ci spiega che arriveremo presto a qualcosa di assolutamente sicuro”. Evidenzia poi la necessità di considerare l’energia nucleare come una fonte di produzione energetica lineare e continua, sottolineando la crescente domanda di energia e la necessità di ridurre l’uso dei combustibili fossili per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica entro il 2050. Secondo Pichetto, le energie rinnovabili da sole potrebbero non garantire una continuità nell’approvvigionamento energetico. Pichetto ha anche affrontato il tema del referendum sul nucleare degli anni ’80, sottolineando che riguardava un particolare modello di centrale nucleare. Paragona la situazione al fatto che, se si facesse un referendum sulla bicicletta, non sarebbe giusto vietare anche le auto di lusso, come una Ferrari. Infine accenna agli Small Reactor, suggerendo che potrebbero rappresentare una soluzione per l’energia nucleare in Italia, ma ammette di non conoscere i tempi precisi e per questo motivo ha creato la piattaforma Pnns per raccogliere informazioni e informarsi ulteriormente sulla questione.

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