“Da quando Meloni è venuta a Caivano, lo spaccio è quasi scomparso.” ”E voi che avete criticato l’intervento del Governo e delle forze dell’ordine, vergognatevi.”
Sono parole di don Patriciello, il parroco di Caivano, intervenuto alla rassegna “Sorrento d’Autore”, promossa da Vis Factor e curata da Valentina Fontana e Tiberio Brunetti, con il Patrocinio dal Comune di Sorrento.
“Credo alla parola data”
“Ora mi tocca ricevere le telefonate indispettite dei miei amici di sinistra, non mi perdonano di aver aperto le braccia a Giorgia Meloni,” ha detto il parroco che aveva chiesto un incontro alla premier e che visitasse di persona il Parco Verde, teatro di uno stupro di gruppo contro due ragazzine. “Ma se anche De Luca ha detto che qui lo Stato non si è mai visto. Dovevo starmene con le mani in mano?”, si è chiesto don Patriciello. “La Presidente del Consiglio”, ha raccontato il parroco, “non si è fatta pregare e si è impegnata: prima, davanti a tre ministri, un prefetto, il capo della polizia e al mio vescovo, e poi davanti alle telecamere.” “Io sono un credente – ha aggiunto – credo anche alle parole date”.
“Anche De Luca ci aiuterà”
Il Governo si è impegnato, ricorda don Patriciello, a ripulire dalla criminalità la zona, a ripristinare il centro sportivo entro la prossima primavera e contrastare efficacemente lo spaccio di droga: “qui ci sono ragazzi che per andare a scuola devono attraversare cinque piazze di spaccio. Vivono tra le peggiori tentazioni”.
Con il governatore De Luca, racconta, “ci siamo incontrati, ora dice che ci aiuterà per gli assistenti sociali.” La “svolta” di Caivano, da ghetto abbandonato dallo Stato nelle mani di spacciatori e criminali violenti a luogo vivibile, secondo don Patriciello, sacerdote in prima linea, si sta realizzando. “Da quando la Meloni è venuta a Caivano”, ha ripetuto, “hanno intensificato la presenza della polizia e dei carabinieri in piazza, e lo spaccio non dico che sia finito del tutto, ma è diminuito notevolmente. Se ci fossero state prima più forze dell’ordine, probabilmente tante cose che vedono i bambini come vittime non accadrebbero”.
“Non ho più ricevuto minacce”
Le forze dell’ordine hanno fatto più di un blitz a Caivano con l’impiego di centinaia di poliziotti, carabinieri e finanzieri. Al lavoro anche i reparti specializzati. Sequestrata cocaina e hashish, armi e relativo munizionamento, denaro contante nonché impianti di videosorveglianza con telecamere poste a vigilanza di locali ed aree esterne. Avviato un censimento dei circa 700 appartamenti del Parco Verde per la verifica dei titoli autorizzativi. “Non ho ricevuto ulteriori minacce”, ha riferito don Maurizio Patriciello, che è sotto scorta. “Io sono sempre contento quando lo Stato c’è. In qualsiasi forma. Oggi serve questo: bene così”.