domenica, 29 Settembre, 2024
Salute

Ricerca medica: l’80% degli italiani ha una falsa percezione del dolore dei bambini

Una buona percentuale di italiani ha una falsa percezione del dolore dei bambini. Lo sostiene un’indagine condotta da Astra Ricerche per conto dell’azienda farmaceutica Zambon Italia. Falsa percezione che fa consigliare di non minimizzare il malessere dei più piccoli e di imparare a gestirlo consapevolmente con soluzioni più adatte all’età. “Otto italiani su dieci ignorano che i bambini possano provare lo stesso dolore dei grandi e più di uno su quattro pensa, addirittura, che la sofferenza sia un’esclusiva degli adulti”.

Il bias della bua

È il cosiddetto “bias della bua”; così, mentre gli italiani sottovalutano il dolore dei bambini, quasi quattro adulti su dieci lamentano un dolore costante – almeno una volta a settimana – e si tratta, nel 70% dei casi, di un malessere talmente forte da impedire di svolgere le più semplici attività quotidiane come lavorare (45%), pensare (38%) e muoversi (34%). Gianvincenzo Zuccotti, direttore del Dipartimento di Pediatria dell’Ospedale dei bambini “Vittore Buzzi”, sostiene che “pensare che i bambini non provino dolore è una falsa percezione molto diffusa. Infatti, l’esperienza ci mostra che purtroppo anche i più piccoli possono stare male, tanto quanto i più grandi. È un dolore da non sottovalutare da un lato perché i bambini possono avere difficoltà a spiegare l’entità e la tipologia del proprio malessere, dall’altro perché gli adulti, colti di sorpresa, possono farsi prendere dal panico e agire in modo irrazionale. In questo senso”, afferma Zuccotti, “è positivo il fatto che, in caso di dolore pediatrico, la prima scelta sia quella di consultare il pediatra.”

Cause del dolore dei bimbi

Stanchezza e poco sonno (37%), troppo tempo davanti a tv e schermi (25%), infortuni durante l’attività fisica (24%) sono considerate le principali cause del dolore dei bambini. Inoltre, gli italiani guardano con sospetto anche smartphone (23%) e social media (18%), che considerano fonte di dolore quasi esclusivamente per i più piccoli: infatti, solo pochi adulti (rispettivamente il 10% e l’8%) li collegano alla propria sofferenza. Ma come reagiscono gli italiani di fronte alla sofferenza dei bambini? Il sentimento prevalente è il dispiacere (40%), ma non di rado prendono il sopravvento anche ansia e preoccupazione (38%). “Quando il dolore colpisce gli adulti si ricorre subito a un farmaco antidolorifico per ottenere un rapido sollievo e raramente si consulta il proprio medico; mentre quando il dolore investe i più piccoli la prima opzione è senza dubbio chiamare o chattare con il pediatra: lo fa circa 1 su 3 quando il bambino è fra 6 e gli 11 anni. È una scelta confortante, perché il pediatra è in grado di aiutare l’adulto ad individuare la possibile causa del malessere, suggerendo come intervenire a seconda del singolo caso”.

Dolori degli adulti

Quanto al dolore degli adulti, invece, in genere si manifesta soprattutto su una donna tra i 35 e 44 anni, colpita soprattutto da mal di schiena e che abita in una città medio-piccola. E se il mal di schiena è il malessere più frequente con il 37% dei casi è il mal di testa quello che ha un maggiore impatto sulla quotidianità e impedisce di svolgere anche le più normali attività (31%). Stress (39%) e mancanza di sonno (34%) sono considerati i principali responsabili dei dolori degli adulti, ma a incidere potrebbe essere anche il troppo tempo trascorso davanti agli schermi di pc e tablet (26%).

La graduatoria dei malesseri

Dolori che lamentano quattro italiani su dieci, soprattutto mal di testa, mal di denti e mal di schiena, descritti come una “pugnalata” lancinante, tagliente e intensa. È un’esperienza negativa a tutto tondo: da un lato colpisce la mente, provocando nervosismo (46%), stress e tensione (40%), dall’altro si ripercuote sul fisico, alimentando stanchezza e debolezza (45%).

Mal di testa al top

Si tratta dunque di un impatto notevole che però gli altri spesso minimizzano e non riconoscono come davvero invalidante (37%). I dolori più frequenti sono mal di schiena (37%), dolori articolari (31%), dolori muscolari (29,7%), mal di testa (29,6%), dolori addominali (12%),mal di denti e dolori mestruali (2%), mentre l’impatto negativo sull’attività quotidiana è dovuto soprattutto al mal di testa (31%), mal di schiena (30%), dolori articolari (15%), dolori muscolari (8%), dolori mestruali (7%),(nelle donne (14%) dolori addominali (4%) e mal di denti (4%).

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