lunedì, 16 Dicembre, 2024
Politica

Meloni: “Per niente isolati nella Ue”. Confermati gli aiuti a Zelensky

Granada. Avanti col Piano Mattei, a novembre conferenza Italia-Africa

Tutta l’Europa si incontra a Granada in un vortice di bilaterali e di riunioni più allargate. Alla sessione plenaria si aggiungono tre tavole rotonde – con i Paesi divisi a gruppi – sui temi dell’Intelligenza Artificiale e digitalizzazione, energia e clima e multilateralismo. Così tante adesioni da aver costretto la presidenza spagnola a dividere i partecipanti in due gruppi.

Incontro Meloni-Zelensky

Al vertice Cpe, però, i riflettori sono sul Presidente ucraino, Zelensky che ha incontrato la Presidente Meloni, a sua volta decisa a continuare l’appoggio all’Ucraina. “In inverno”, ha detto uno Zelensky preoccupato, “avremo molti attacchi di diverse dimensioni” e fortunatamente sia il Presidente Biden che la Nato hanno appena “confermato forniture di armi” e supporto incondizionato. Intanto un missile russo ha colpito nel distretto di Kupiansk, il villaggio di Groza, nella regione di Kharkiv, dove sono morte almeno 51 persone. E il presidente Putin, ha scelto proprio ieri come data per annunciare di aver “testato con successo” un super missile da crociera a propulsione nucleare Burevestnik. “Oggi da qui c’è un forte messaggio nei confronti di Putin, noi non tolleriamo l’uso della forza contro uno Stato sovrano”, ha affermato decisa Ursula von der Leyen arrivando al vertice: “lavoriamo a un pacchetto da 50 miliardi su lungo termine per l’Ucraina.”

Guerra e crisi alimentare

La guerra, comprese le crisi nei due territori sull’orlo del conflitto, il Kosovo e il Nagorno-Karabakh, è entrata di forza al vertice di Granada tanto che la Presidente Meloni ha fatto diffondere una nota da Palazzo Chigi che “ha confermato il continuo e convinto sostegno a 360 gradi del governo italiano alle autorità ucraine per la difesa delle infrastrutture critiche e per le esigenze di Kiev in vista della stagione invernale, finché sarà necessario e con l’obiettivo di raggiungere una pace giusta, duratura e complessiva”. Zelensky, da parte sua, ha ringraziato e confermato che si è discusso anche “di come garantire sostegno in tema di iniziativa sul grano a favore dei Paesi africani, che stanno affrontando una crescente crisi alimentare”.

Incontro Meloni Scholz

Un’Italia protagonista a Granada, anche per aver ottenuto soddisfazione riguardo il regolamento europeo per le crisi migratorie e sulle Ong che hanno navi nei mari dell’Europa meridionale. Su questo, oggi, ci sarà anche un incontro bilaterale Meloni-Scholz su come fare passi in avanti “sulla dimensione esterna soprattutto.” Parlando con i cronisti il premier Giorgia Meloni si è soffermata sull’accordo raggiunto nel Coreper, il Comitato dei rappresentanti permanenti: “sono soddisfatta di un testo che va molto più incontro alle esigenze italiane” ha detto la il presidente del Consiglio dell’Italia, “e sono contenta del fatto che credo si sia dimostrato che siamo tutt’altro che isolati, in questa trattativa. Che, bene o male, la percezione e gli intenti dell’Europa sulla materia della migrazione stanno evolvendo verso una linea più pragmatica, di legalità, che vuole combattere i trafficanti, che vuole fermare l’immigrazione illegale e gestire l’immigrazione legale. Che è l’unico modo anche per dare alle persone una vita dignitosa”.  “Ma la proposta italiana”, ha osservato ancora Giorgia Meloni, “attuale non è quella di continuare a parlare di come ridistribuiamo o distribuiamo persone che illegalmente entrano in Europa. La proposta italiana è fermare la migrazione illegale. Ed è anche l’unica che può mettere tutti d’accordo”.

Immigrazione: serve l’Europa

Ieri anche il Presidente francese Emmanuel Macron e la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen si sono uniti all’incontro sulla lotta al traffico di esseri umani in corso a Granada promosso da Italia e Regno Unito. Nell’incontro con Giorgia Meloni e il premier inglese Rishi Sunak si è discusso di come rafforzare la cooperazione per innalzare il livello del contrasto alle organizzazioni criminali internazionali che gestiscono quel business. “Se noi non aiutiamo” la Tunisia, ha detto il premier Giorgia Meloni, “con un partenariato strategico da pari a pari sarà difficile fare un ragionamento serio. Confido che con Saied andremo avanti e che si possa lavorare su un reale partenariato strategico anche con l’aiuto della Commissione”.

Il Piano Mattei in dirittura

Riguardo il “Piano Mattei”, la Presidente italiana ha anche aggiunto che “siamo in dirittura d’arrivo” e ha annunciato che ci sarà un ulteriore confronto nella conferenza Italia-Africa del prossimo novembre. “La Tunisia ha un problema che non è diverso dal nostro c’è una immigrazione illegale anche da loro”, ha spiegato la premier e “alcuni approcci ideologici” non aiutano.  “L’Italia vuole tentare di essere un pioniere in questa materia dei rapporti, diversi, dei quali abbiamo bisogno col continente africano”, ha detto la premier ai giornalisti, con “un approccio che non deve essere paternalistico, che non deve essere predatorio, che deve essere un approccio da pari a pari. Ma chiaramente abbiamo bisogno di un’Europa che ci creda, nel suo complesso, perché possa essere efficace. Da sola l’Italia non può affrontare tutti i problemi del continente”. Comunque, ha chiarito, “ho trovato sempre molta attenzione su questa materia”.

 

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