L’India sta assumendo sempre più rilievo nella diplomazia e nelle strategie globali. E il Paese sta cercando anche di tenere rapporti aperti su più fronti: dal Quad, al Brics, dallo Sco al G20, ai rapporti bilaterali diretti. Anche in campo militare l’India è impegnata con esercitazioni sia con gli Stati Uniti che con la Russia. Il primo ministro Narendra Modi, martedì, ha richiamato il fatto che “la diplomazia indiana ha scalato nuove vette negli ultimi 30 giorni” dal G20 di Nuova Delhi, al vertice Brics “dove sei nuove nazioni sono state incluse come membri con gli sforzi dell’India.”
India e Stati Uniti
Fino all’8 ottobre, infatti, l’esercito indiano partecipa in Alaska all’annuale esercitazione con gli Stati Uniti, la Yudh Abhvas, che impegna reggimenti di fanteria in “condizioni climatiche estreme” per migliorarne l’interoperabilità e la resistenza. L’ultima edizione dell’esercitazione annuale si è tenuta ad Auli di Uttarakhand lo scorso novembre e ha l’obiettivo di promuovere la cooperazione tra i due eserciti per sviluppare l’interoperabilità attraverso il processo decisionale militare combinato, il monitoraggio della battaglia e lo scambio di tattiche, tecniche e procedure. L’esercito indiano e l’esercito degli Stati Uniti, insieme, in questi giorni sono anche ospiti a una conferenza di tre giorni di “Chiefs of Armies” a Nuova Delhi, dove partecipano altri 35 paesi, per il forum “Insieme per la pace: sostenere la pace e la stabilità nella regione indo-pacifica.” Il ministro della Difesa indiano, Rajnath Singh, aprendo i lavori ha detto che l’India è impegnata attivamente per “un Indo-pacifico libero, aperto, inclusivo e basato sulle regole.”
India, Russia e Cina
Contemporaneamente l’esercito indiano è impegnato in un’altra esercitazione in Russia, nel campo di addestramento Sergeevsky del distretto militare orientale (EMD) nella regione di Primorsky Krai, dove un battaglione di fucilieri Rajputana si sono uniti a gruppi militari di antiterrorismo, anche provenienti dalla Cina. Le esercitazioni militari congiunte delle Forze armate russe con quelle degli stati membri dell’Associazione delle nazioni del Sud-est asiatico (Asean) mirano a “rafforzare e promuovere la cooperazione regionale nella lotta al terrorismo, a rafforzare la cooperazione operativa tra i Paesi dell’Asean e i loro partner e a condividere l’esperienza antiterrorismo”, ha scritto in una nota il Ministero della Difesa russo. Le esercitazioni si svolgono in due fasi che prevedono la pianificazione tattica di un’operazione antiterrorismo e gli esercizi pratici associati ad essa. Alle esercitazioni partecipano anche i contingenti militari delle Forze armate di Brunei, Vietnam, Indonesia, Cambogia, Laos, Malesia, Myanmar, Thailandia e Filippine.