lunedì, 23 Dicembre, 2024
Esteri

“Berlino accolga i migranti delle sue Ong. Governo tecnico evocato dai soliti noti”

Meloni al Med9: non si fa solidarietà sui confini degli altri


Governo tecnico evocato dai soliti noti”
Summit Med9 a Malta e poi trilaterale tra la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, la Presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e il Presidente francese Emmanuel Macron, sostanzialmente incentrato sul dossier migranti. L’Italia, come dice sempre la Presidente Meloni “ci mette la faccia”, ma su questa partita ce la sta mettendo anche l’Europa.

Sul tavolo la variante tedesca

La Germania insiste sulle Ong e Meloni ha una controproposta: “loro vogliono tornare indietro e noi proponiamo un altro emendamento in forza del quale il Paese responsabile dell’accoglienza dei migranti che vengono trasportati sulla nave di una Ong è quello della bandiera della nave.”  “Vediamo”, ha aggiunto Meloni, “quale sarà la soluzione di questo problema, rimaniamo cooperativi però ciascuno si assuma le responsabilità delle scelte politiche che porta avanti. Noi abbiamo una linea, altri ne hanno un’altra. Il problema è non scaricare la linea di uno sugli interessi dell’altro”; a dirla ancora più chiaramente: “non si fa solidarietà sui confini degli altri.”

Commissione Ue: approccio coordinato

Ieri, da Bruxelles, è scesa in campo anche Anitta Hipper, portavoce della Commissione europea: “non facciamo commenti su dichiarazioni o studi”, ha dichiarato. “La nostra posizione è molto chiara sulla necessità di salvare vite, ma anche su quella di garantire un approccio coordinato in materia di ricerca e salvataggio tra tutte le parti, incluse le Ong che operano nell’area.” Anche il leader del Ppe Manfred Weber è intervenuto ieri direttamente sulla questione Ong: “Azioni unilaterali e non coordinate, come quelle delle navi delle Ong tedesche che trasportano i migranti nei porti italiani, non avvicinano l’accordo sulla riforma dell’immigrazione”, ha scritto. Possiamo ridurre l’immigrazione illegale solo se lavoriamo insieme”.

Su Ong: colloquio Meloni Scholz

Gli altri Paesi rappresentati al summit erano i padroni di casa di Malta, Grecia, Croazia, Cipro, Portogallo, Slovenia e Spagna. Il Med9, che rappresenta i paesi europei che si affacciano sul Mediterraneo, stanno lavorando per superare gli accordi di Berlino e arrivare a un nuovo patto, nell’Unione Europea, per i migranti.
Meloni, ai giornalisti, ha raccontato di aver colto, da parte di tutti, “la volontà di affrontare la questione con serietà, concretezza e velocità.” Sul braccio di ferro con la Germania, ovvero sulla questione finanziamento delle navi delle Ong, la premier ha detto: “Ho avuto degli scambi con il cancelliere Scholz”, i loro emendamenti sono arrivati l’altro ieri, “abbiamo chiesto di avere tempo, non si poteva decidere così.” Dunque si tratta a tutto campo e i prossimi appuntamenti per trovare un accordo europeo sui migranti sono il Consiglio informale di Granada del 6 ottobre e quello formale a Bruxelles il 26 e 27. l governo italiano è consapevole del fatto che serva tempo per mettere in pratica una strategia multilivello, ma l’obiettivo, secondo Meloni, è mantenere il dossier in cima alla lista di attenzione e impegnarsi per soluzioni specifiche e risultati concreti.

Primi aiuti alla Tunisia

Al centro del summit non c’è solo il tema migranti, ma anche l’Ucraina, con il sostegno Ue a Kiev, la revisione a medio termine del quadro finanziario pluriennale, una riforma della governance economica, il dibattito sull’allargamento, in vista dei rapporti su Ucraina, Moldavia e Georgia. Meloni ha anche confermato che la prossima settimana dovrebbe arrivare la prima tranche di aiuti europei alla Tunisia, paese da cui partono moltissime persone verso le nostre coste. È importante, ha scritto Meloni, in vista dei lavori, a tutti i partecipanti al Med9, “lavorare a una posizione comune e coesa, per rendere l’azione più efficace.” L’appello, spiegano fonti diplomatiche, è quello di continuare a impegnarsi per dare segnali e avere risultati immediati, come il Memorandum con la Tunisia.

Italia in posizione solida

A margine degli incontri la Presidente del Consiglio ha risposto anche sulla situazione di politica interna. “L’Italia è in una posizione solida”, ha dichiarato, “la sinistra continui a fare la lista dei ministri del governo tecnico che noi intanto governiamo”.  “Non vedo questo problema”, ha aggiunto, “vedo questa speranza da parte dei soliti noti, mi fa sorridere. Voglio tranquillizzare: il governo sta bene la situazione è complessa l’abbiamo maneggiata con serietà l’anno scorso, e anche quest’anno. Lo spread che lanciate come se fosse la fine del governo Meloni stava adesso a 192 punti, a ottobre scorso 250 durante l’anno precedente al nuovo governo è stato più alto e i titoli non li ho visti”.

Opposizioni: coordinarsi con Ong

Per le opposizioni la proposta della segreteria Pd attraverso Sandro Ruotolo: “Invece di chiedersi se le Ong facilitino i trafficanti Palazzo Chigi farebbe bene a coordinarsi con le Ong nelle operazioni di soccorso in mare.

Nel 2023 sono meno del 5 per cento i migranti sbarcati da una nave umanitaria.” Il leader di Azione, Carlo Calenda ha sottolineato che “sono 450mila i migranti illegali negli ultimi 10 anni e questo significa che quelli che arrivano se ne vanno.” Quello che serve è “fare un accordo funzionante, non come quello che ha siglato il governo con la Tunisia, che fermi il flusso dei migranti”. Giuseppe Conte dei 5Stelle parla di “figuraccia storica in Unione Europea che i nostri partner europei difficilmente dimenticheranno”.

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