Un saluto commosso, quello che ieri l’Italia ha tributato al Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, morto venerdì scorso. Un addio che ha avuto luogo a Montecitorio, con una funzione religiosa laica che ha visto la presenza delle più alte cariche istituzionali nazionali e internazionali. Presenti in Aula, tra gli altri, il Capo dello Stato Sergio Mattarella, il Premier Giorgia Meloni, il Presidente della Repubblica federale di Germania Frank-Walter Steinmeier e l’omologo francese Emmanuel Macron (presente anche il suo predecessore Francois Hollande), tutti accolti dalla moglie di Napolitano, la signora Clio.
Rigore morale
Le esequie sono state aperte dal Presidente della Camera Lorenzo Fontana, che ha parlato di una figura “il cui profondo senso delle istituzioni e il rigore morale costituiscono un esempio straordinario di impegno al servizio dell’Italia”. Per il Presidente del Senato Ignazio La Russa, Napolitano è stato un protagonista della “della nostra storia repubblicana, un uomo che ha ricoperto tutti i più prestigiosi ruoli istituzionali”. All’orazione funebre ha partecipato anche il Presidente emerito della Corte Costituzionale Giuliano Amato, che ha voluto rimarcare quanto sarà difficile vedere nascere “un italiano con le sue qualità messe al servizio di una politica vissuta come il luogo fondamentale in cui interagire con gli altri. Non a caso una delle citazioni più belle nei suoi discorsi è quella di un giovane condannato a morte della Resistenza che scrive alla madre: ‘Ci hanno fatto credere – le parole – che la politica è sporcizia e lavoro da specialisti. Invece la politica e la cosa pubblica siamo noi stessi’. Napolitano lo ha insegnato a tutti noi”.
Correttezza istituzionale
Ha preso la parola anche l’ex Sottosegretario Gianni Letta, che ha ricordato di come in tre mesi sono scomparse due grandi personalità, quelle di Berlusconi e Napolitano: “Mi piace pensare che lassù possano dirsi quello che non si sono detti qui e placata ogni polemica possano chiarirsi e ritrovarsi nella luce”. Letta ha ammesso che tra i due c’è stata tensione in passato, anche forte, ma “ma mai è venuta meno la volontà e la forza di mantenere il rapporto nei binari della correttezza istituzionale”. Napolitano è stato ricordato anche dal Commissario europeo per gli Affari economici Paolo Gentiloni: “Salutiamo un grande riformista, per il quale l’Europa è sempre stata la via maestra, che cercheremo di seguire sempre”. Il cardinale Gianfranco Ravasi ha scelto alcuni versi del profeta Daniele per ricordare l’ex Capo dello Stato: “I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento. Coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre”. Da segnalare che il Presidente cinese Xi Jinping ha inviato un messaggio di cordoglio a Mattarella per esprimere “profonde condoglianze e un sincero cordoglio alla sua famiglia”.
Il ricordo dei familiari
Il figlio Giulio lo ha ricordato come un uomo completamente dedito al lavoro “e il suo lavoro era la politica, che era una cosa seria, una missione. Ha combattuto buone battaglie e sostenuto cause sbagliate, riconoscendo poi i propri errori”. Poi il ringraziamento a Papa Francesco “per le parole e i gesti che ci hanno emozionato”. Alla Camera, tra le lacrime, il ricordo anche della nipote Sofia May Napolitano: “Era un politico e un leader di grande valore, ma anche un nonno formidabile e pieno di attenzione, premuroso e sempre presente per noi”.
Napolitano riposerà al cimitero acattolico di Roma, a Testaccio.