Alle 11 in punto c’è già la fila davanti a Palazzo Madama. È fatta di tanti italiane e italiani che hanno apprezzato Giorgio Napolitano politico e alto rappresentante della Repubblica. Sono compostamente silenziosi e in attesa di poter rendere omaggio personalmente al feretro del Presidente emerito. In fila anche la senatrice a vita Elena Cattaneo. Ci sono anche giovani e perfino dei bambini con i genitori o i nonni. È un pezzo di popolo che si stringe attorno a un Presidente che, già, rappresenta un’epoca: quella del berlusconismo e del prodismo che si sono alternati, fino alla loro fine definitiva sancita dal governo tecnico di Monti auspice proprio il Presidente Napolitano.
Tanti a rendere omaggio
Passano davanti alla bara cittadini e autorità dopo l’apertura della camera ardente con l’arrivo del feretro, accompagnato dalla moglie Clio e dai figli Giulio e Giovanni, scortato dai corazzieri in alta uniforme, dal Presidente Mattarella con la figlia Laura, e dal Presidente del Senato, Ignazio La Russa. Una corona di fiori del Partito Democratico, il gonfalone della città di Napoli e una corona di girasoli del sindaco di Roma sono stati i primi omaggi a Napolitano nel cortile d’onore del Senato. Prima ad arrivare al cospetto del feretro Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio, poi il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana e poi tante autorità; in carica o non più in carica: Mario Monti, Mario Draghi, Pier Ferdinando Casini, Gianfranco Fini, Laura Boldrini, Piero Grasso, Paolo Gentiloni, Anna Finocchiaro, Luigi Zanda, Gianni Letta, Giuliano Amato, Piero Fassino, Walter Veltroni. Il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. Poi arriva Giuseppe Conte leader dei 5 Stelle, una consistente delegazione del Partito democratico; con la segretaria Elly Schlein, Chiara Braga e Francesco Boccia, Peppe Provenzano ed Enzo Amendola. Tanti del centro sinistra, più tardi, nel pomeriggio arriveranno ministri e delegazioni del centro destra. Arriva anche l’ex sindaco di Roma, Francesco Rutelli con la moglie: “era un patriota”, dice “e non ha mai smesso di essere una persona perbene.” E il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri che nel libro delle presenze, tra l’altro scrive: “non dimenticheremo mai i tuoi insegnamenti.” Qualcuno la pagina la fotografa in dettaglio sollevando il libro dalla sua posizione.
A sorpresa arriva il Papa
A sorpresa arriva, poco dopo le 13, Papa Francesco. È la prima volta che un Pontefice entra a Palazzo Madama. È accompagnato sulla sedia a rotelle, ma poi si alza in piedi davanti al feretro in una lunga preghiera. Francesco ha scelto di recarsi in Senato “per esprimere, con la presenza e la preghiera, il suo personale affetto a lui e alla famiglia, e per onorare il grande servizio reso all’Italia.” Anche Re Carlo III d’Inghilterra rende omaggio a Napolitano, “re Giorgio”, di cui ricorda l’amicizia con la madre Elisabetta. In un messaggio indirizzato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Carlo scrive: “Ho appreso con grande tristezza della morte del Presidente Napolitano. È stato un servitore dello Stato devoto che ha dedicato la sua vita e la sua carriera alla promozione della democrazia”. “Ricordo con grande affetto il nostro incontro durante la mia visita a Roma nel 2009 e, in particolare, l’amicizia che esisteva tra il Presidente e mia madre, Sua Maestà la Regina Elisabetta II.”
Ministri e delegazioni di partito
Hanno portato l’ultimo saluto a Napolitano, tra gli altri, anche il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli. Il sottosegretario Vittorio Sgarbi, l’ex premier Enrico Letta, che ha incrociato la delegazione di Italia Viva, con Enrico Borghi, Maria Elena Boschi, Raffaella Paita, Lucia Annibali e Roberto Giachetti, assente Matteo Renzi. Gli ex ministri e sottosegretari, Paola Severino, Luciana Lamorgese, Francesco D’Onofrio, Bobo Craxi e Claudio de Vincenti. Alla camera ardente anche i dem Roberto Speranza e Arturo Scotto.
