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RAFFAELE FITTO MINISTRO AFFARI EUROPEI

Fitto: ritardi su Pnrr? Effetti devastanti

domenica, 17 Settembre 2023
1 minuto di lettura

Se il Governo ha fatto la “proposta che sposta una serie di interventi” del Pnrr è perché altrimenti, se a giugno 2026, non sarebbero completati non avremmo solo “il danno della revoca dei contributi”, ma anche “la beffa di dover trovare le risorse per quegli interventi.” Cosa che “potrebbe essere devastante per il bilancio dell’Italia oltre al danno reputazionale.” E’ il ragionamento del ministro per gli affari europei, Raffaele Fitto, fatto durante l’intervento alla due giorni su ”Concorrenza, mercati digitali, investimenti. Il ruolo guida dell’Europa”, organizzato a Roma dall’Autorità Garante della concorrenza e del mercato.

Sfida per l’Europa

”Quindi”, ha aggiunto il ministro, “abbiamo immaginato, anche dopo l’esperienza degli stadi di Firenze e Venezia, una proposta che sposta una serie di interventi che non hanno caratteristiche di ammissibilità” per il Piano. Il Pnrr, ha ribadito, è una occasione di crescita, ma “anche una grande sfida per la Commissione europea” e proprio per questo “può rafforzare”, ma può anche “indebolire”. Bisogna “lavorare insieme. In sinergia” proprio perché “la riuscita o meno del Pnrr italiano non è solo una sfida del Governo italiano”. Fitto, inoltre, ha ricordato che “il piano conta su finanziamenti pari a 220 miliardi di euro, ci sono anche i 68 miliardi a fondo perduto, e i criteri del piano sono criteri su cui riflettere”. A questo si è agganciato il Presidente dell’Antitrust, Roberto Rustichelli che ha ammonito: ”Non ci dobbiamo mai dimenticare che i fondi sono soldi che vi prestano gli europei ovviamente nell’interesse delle imprese e dei cittadini”.

Legge sulla concorrenza

Quanto al tema del dibattito, Fitto ha auspicato di “alzare il livello di ambizione della prossima legge annuale sulla concorrenza. Lo vogliamo fare insieme”. A questo Rustichelli ha aggiunto che “l’Autorità fa delle proposte ma per costituzione le leggi le fa il Parlamento, la sintesi degli interessi la fanno il governo e il Parlamento. Noi faremo la nostra parte nel rispetto delle regole Comunitarie e nazionali.”  “La piena attuazione delle riforme pro-concorrenziali previste nel Pnrr”, ha aggiunto il presidente dell’Antitrust, “rappresenta per il nostro Paese una opportunità irripetibile per tornare a crescere, invertendo un processo di stagnazione economica ormai trentennale”. “E’ il momento”, conclude Rustichelli, “di un grande sforzo di modernizzazione del Paese, che passa per la semplificazione e il miglioramento della qualità della regolazione, con particolare riguardo alla disciplina in materia di appalti pubblici, l’eliminazione delle residue barriere all’entrata sui mercati e la promozione della concorrenza basata sui meriti quale cardine della nostra economia sociale di mercato”

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