sabato, 16 Novembre, 2024
Società

Decreto sull’energia per liberalizzare mercato elettrico. Ecobonus per case popolari

Presentato dal ministro Pichetto Fratin l’eco-ricerca della Sapienza

L’occasione della presentazione dell’eco-Rapporto dell’Università La Sapienza per l’annuncio, da parte del ministro dell’Ambiente, Pichetto Fratin, di un decreto legge sull’energia che prevede interventi sulla liberalizzazione del mercato elettrico e anche il via libera, da parte dell’Ue, del decreto sulle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Poi sugli aiuti per il caro bolletta, che scadono a fine settembre, ha detto che “saranno possibili, ma dipende però anche sempre dalla coperta”. Infine per le questioni legate al cambiamento climatico; siccità e bombe d’acqua; “subiamo le alluvioni perché non abbiamo neanche vasche di laminazione o aree di esondazione.” Ieri il ministro ha anche parlato dell’Ecobonus, che verrà finanziato con il Repower Eu, destinato alle case popolari. Si prevedono risorse per 3-4 miliardi dall’anno prossimo.

Ricognizione scientifica

Il Rapporto presentato ieri al Ministero è dell’Osservatorio delle imprese della Facoltà di ingegneria civile e industriale dell’Università La Sapienza, diretto dall’economista Riccardo Gallo. Una ricognizione scientifica e sistemica, “che mancava da 15 anni”, “non ideologica”, ha detto il ministro Pichetto. Una disamina dello stato delle cose su “siccità, transizione auto e case green”. Il Rapporto richiama al bisogno di opere per la corretta gestione dell’acqua quali invasi, vasche di raccolta di acque meteoriche a fini agricoli, uso irriguo delle acque reflue depurate, impianti di desalinizzazione. Inoltre si sollecitano interventi di decarbonizzazione col passaggio al motore elettrico e incentivi per l’idrogeno, “purché prodotto da fonti rinnovabili”, per i biofuel, ritenuti “alternativa più interessante”, mentre per l’efficienza energetica il Rapporto chiede di puntare su fotovoltaico, eolico, biometano, teleriscaldamento, sostituzione di caldaie a gas con impianti a pompa di calore. Su questi temi il ministro ha voluto sottolineare “l’approccio neutro dell’Italia, per tecnologie che possano conciliare captazione ed emissione”, anche se i percorsi “sono ancora lunghi.”

Liberalizzazione mercato elettrico

Poi Pichetto Fratin ha annunciato che a breve porterà in Consiglio dei ministri un decreto legge sull’energia che prevede interventi sulla liberalizzazione del mercato elettrico, l’individuazione delle aree idonee per le rinnovabili e per l’eolico offshore, la possibilità di autocandidarsi per ospitare il deposito nazionale delle scorie nucleari. “Ci vuole cautela”, ha spiegato il ministro, e “stiamo intervenendo sulle aree idonee, sull’eolico offshore, stiamo valutando come sia possibile inserire delle grandi grandi piattaforme in mare aperto, con valutazioni che determinano una scelta politica decisa da parte del governo”. “Negli ultimi anni”, ha spiegato, “la manovra ha visto un impegno per l’energia dell’80% su una crisi energetica colossale, dove i prezzi erano dieci volte tanto quelli che abbiamo adesso. La speranza dovrebbe essere quella del minor impatto possibile, in realtà credo che dovremo ancora intervenire”.

Caro bollette e gas

Per quanto riguarda il caro bollette e l’approvvigionamento di gas, oggi non viene più dalla Russia, ma dal sud; dall’Algeria, dalla Libia o dall’Azerbaijan e “questo impone anche un rafforzamento di quelle che sono le Pipeline”, mentre riguardo “il Repower, in discussione in questi giorni nell’ambito della Commissione europea, abbiamo proposto come ministero il cosiddetto raddoppio della linea Adriatica, e quindi l’aumento della capacità.” Sulle strade degli approvvigionamenti, ha spiegato Pichetto Fratin, si stanno ribaltando le direzioni nord-sud: “saremo noi a fornire parte del nostro gas a nord nei prossimi anni.” Mentre sui possibili interventi per il caro bollette, ha detto: “stiamo valutando come muoverci rispetto all’ultimo trimestre e rispetto alle condizioni di mercato”. Nuovi aiuti sul caro bollette, che scadono a fine settembre, “saranno possibili, dipende però anche sempre dalla coperta”.

Acqua, Auto, Casa

Tornando ai temi specifici dell’eco-Rapporto della Sapienza, riguardo la gestione dell’acqua, In Italia si stimano 9 miliardi di metri cubi di acque reflue ma se ne usa un quantitativo minimo. Ad esempio, raccogliamo solo l’11% delle acque piovane mentre la Spagna ne raccoglie il 37%. “Subiamo le alluvioni”, ha commentato Pichetto, “perché non abbiamo neanche vasche di laminazione o aree di esondazione”, così il ministro dell’Ambiente ha sottolineato che “in agricoltura bisogna arrivare a un modello di impresa più efficiente, più robusto e su questo il dibattito politico è aperto, anche per via della Pac (Politica agricola comune), di valutazioni economiche e di interessi vari”.

Sulle Case green,  invece, il ministro è più critico: “bisogna verificare quali sono gli strumenti su cui intervenire nell’ottica della decarbonizzazione e se l’Italia è in grado di produrre gli strumenti necessari. È facile dire ‘mettiamo le pompe di calore’, ma se l’Italia non le produce diventiamo dipendenti da altri Paesi.” “Dobbiamo darci un percorso realistico e fattibile”, ha concluso, “e discuterne nell’ambito dell’Unione europea.” Intanto ha annunciato che il decreto attuativo sulle CER dovrebbe essere chiuso nel giro di pochissimi giorni con alcune modifiche concordate già qualche mese fa.

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