lunedì, 20 Gennaio, 2025
Attualità

Marocco. Nuove scosse. Il Papa prega per le vittime

Corsa contro il tempo per salvare quante più vite possibili

L’incubo peggiore è che in Marocco possa esserci una nuova forte scossa di terremoto della stessa intensità di quella di venerdì sera. Un’ipotesi che metterebbe definitivamente in ginocchio un Paese che deve fare già i conti con più di duemila morti e circa duemila feriti, di cui di cui 500 in gravi condizioni, senza dimenticare il numero dei dispersi. Fatto sta che anche ieri mattina la terra ha continuato a tremare con due forti scosse di assestamento, entrambe nella zona di Marrakech. La prima, intorno alle 11, di magnitudo 4,5; la seconda, un’ora dopo, di 3,9.

Sotto le macerie

L’obiettivo, da due giorni a questa parte, è quello di scavare a più non posso tra le macerie delle città e dei villaggi rasi al suolo. “Oramai è una corsa contro il tempo per cercare di salvare tutte quelle persone ancora intrappolate sotto le macerie”, le parole della Direttrice delle operazioni della Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Caroline Holt.
Intanto il governo locale ha fatto sapere che 100mila persone hanno perso la casa.

Italiani, rientro regolare

Il terremoto per fortuna non ha visto coinvolto nessuno dei 500 connazionali presenti sul territorio. La Farnesina ha fatto sapere che il rientro degli italiani in Patria procede in maniera regolare già da sabato sera. “Siamo pronti ad aiutare il Paese e a fare la nostra parte”, sono state invece le parole dell’Ambasciatore d’Italia in Marocco Armando Barucco che ha aggiunto che il governo marocchino sta valutando le priorità necessarie prima di avanzare specifiche richieste (lo stesso concetto è stato espresso anche dal Ministro della Difesa Guido Crosetto).  Il diplomatico ha anche aggiunto che non ci sono particolari criticità con gli italiani ancora presenti nello Stato africano, anche se viene seguita con attenzione la situazione di una famiglia rimasta bloccata su una montagna dove ci sono state varie frane.

La preghiera del Papa

Ieri il Papa nel corso dell’Angelus ha espresso la propria vicinanza al popolo del Marocco: “Prego per i feriti, per coloro che hanno perso la vita, tanti, e per i loro familiari. Ringrazio i soccorritori per come si stanno adoperando per alleviare le sofferenze della gente. L’aiuto concreto di tutti possa sostenere la popolazione in questo tragico momento”. E a proposito di solidarietà, tutto il mondo è pronto a sostenere il Paese africano. La Spagna ha fatto sapere, tramite il Ministro degli Esteri José Manuel Albares, che invierà 65 operatori specializzati nell’assistenza e salvataggio dopo una richiesta d’aiuto formale arrivata direttamente da Rabat che ha accettato anche assistenza da parte di Emirati Arabi, Qatar e Regno Unito. 80 persone saranno invece inviate dall’Algeria nel caso di richiesta di soccorso da parte del Marocco. Sono invece già nel Paese africano le equipe di ‘Medici senza frontiere’. Anche l’America è pronta a fare la sua parte: “La mia Amministrazione è pronta a fornire tutta l’assistenza necessaria al popolo marocchino” ha fatto sapere il Presidente Joe Biden.

Raccolta fondi

La Croce Rossa Italiana, tramite un comunicato, fa sapere di aver aperto tramite il suo sito web una raccolta fondi per aiutare la Mezzaluna Rossa Marocchina a soccorrere la popolazione colpita dal terremoto. Chiunque può contribuire collegandosi al sito https://dona.cri.it/terremoto_marocco/~mia-donazione.
“Dobbiamo supportare i soccorritori. La priorità di tutti – ha dichiarato Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana – deve essere salvare più vite possibili. La Mezzaluna Rossa Marocchina si è da subito attivata per affiancare le autorità locali nelle operazioni di ricerca di superstiti, per raggiungere coloro che sono intrappolati sotto le macerie, fornire il primo soccorso e prendersi cura dei sopravvissuti”.

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