Una giornata ricca di incontri quella di ieri nel corso della quarta giornata del Meeting di Rimini, dove si è presentato in pompa magna il gotha del governo. A fare la ‘voce grossa’ sono stati principalmente i due Vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini. Molto atteso anche l’intervento del Ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin il quale ha anticipato che lo stoccaggio del gas ha raggiunto oltre il 90%. Un mercoledì che ha visto sul palco romagnolo anche Giovanni Toti, Stefano Bonaccini, Attilio Fontana e Massimiliano Fedriga, rispettivamente Governatori di Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia e Friuli.
La parte del leone l’ha fatta il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, incalzato dai presenti sul tema del momento, ossia il Patto di Stabilità, da lui definitivo come troppo rigido: “Tutti abbiamo visto i danni che continua a fare la politica rigorista della Bce, che ha fatto aumentare i tassi d’interesse ovunque. Dobbiamo a questo punto evitare che anche il Patto di stabilità e crescita diventi un Patto che porti alla recessione e al blocco dell’economia europea”. Insomma, per il numero uno di Forza Italia “occorre ancora qualche correttivo per permettere a Paesi come l’Italia di poter non essere aggravati nel rapporto deficit/Pil da spese che non sono volute dal governo o dallo Stato, ma sono spese come quelle che stiamo sostenendo per difendere l’indipendenza dell’Ucraina che andrebbero escluse, come forse anche quelle del Pnrr”. In merito alla Legge di Bilancio, Tajani conferma la linea che vuole seguire l’esecutivo: taglio del cuneo fiscale, abbattimento delle tasse sugli stipendi dei dipendenti, detassando tredicesime, straordinari e premi di produzione.
Pnrr da spendere tutto e bene
In quel di rimini si è presentato più carico che mai il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Salvini, partendo da una promessa: la posa, entro un anno, della prima pietra del Ponte sullo Stretto di Messina: “Metto tutto me stesso affinché i cantieri l’anno prossimo, di questi tempi, siano aperti”. Il leader della Lega ha ricordato che sono trascorsi 52 anni da quando una società si era presa in carico la costruzione (“è il ponte al mondo più studiato senza essere costruito”) e che il progetto prevede un’opera green: “Il ponte è a campata unica di 3,3 km, non ha tralicci in acqua. Sarà l’occasione per dimostrare che gli ingegneri italiani sono i migliori al mondo”. Salvini si è poi soffermato sulla prossima manovra finanziaria, chiarendo che le priorità sono aumentare stipendi e pensioni, “grazie a quanto si riuscirà a ricavare risparmiando per esempio sul reddito di cittadinanza per chi non ne ha diritto e confermando il prelievo sui guadagni milionari delle banche”. Un passaggio lo ha dedicato al Pnrr: “Sono fondi che vanno spesi tutti e bene, perché è bene ricordare che parliamo in buona parte di soldi a prestito”.
La riduzione delle accise
Terzo Ministro presente al Meeting, Gilberto Pichetto Fratin, il quale si è concentrato principalmente sullo stoccaggio del gas, dichiarando che ha raggiunto oltre il 90% del Paese: “Dobbiamo ancora aggiungere qualcosa sui rigassificatori” – le sue parole – “che servono a dare garanzia e sicurezza. Il gas via tubo costa leggermente meno, ma i rigassificatori danno la garanzia che in caso di squilibrio si possano avere rifornimenti”. Altro argomento, quello legato alla riduzione delle accise che per Pichetto Fratin può essere fatta in qualsiasi momento, ma sempre nel segno del miglior equilibrio: “Tutte le volte che si chiede una diminuzione di una tassazione occorre trovare la compensazione a livello del bilancio dello Stato”.
Infrastrutture essenziali
Al Meeting ieri e stata anche la giornata del Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che ha voluto dire la sua sul Pnrr, di cui si è detto un grande fan. “Ma secondo me non era poi fatto cosi bene: perché con questo Piano non posso finanziare una strada o un parcheggio, ma solo determinate cose?”. Il Governatore si è detto allibito sul fatto che l’Europa non finanzi un’opera come il ponte tra Calabria e Sicilia: “Abbiamo tenuto opere ferme per 30 anni, poi di colpo bisogna finirle tutte a giugno 2026. Ed è evidente che un ponte di qualche chilometro entro quella data non lo si può completare”. Toti si è poi soffermato sul tema delle infrastrutture che “sono un bene essenziale per la crescita di un modello economico e sociale in cui questo Paese deve credere”.
Romagna tra migranti e alluvione
Dalla ‘sua’ Romagna, il Presidente Bonaccini è stato molto critico sull’operato dell’esecutivo in merito al tema degli immigrati e dell’alluvione. Ha denunciato un numero di sbarchi di migranti molto superiore al precedente esecutivo e della necessità di trovare un piano condiviso per gestire l’emergenza, “altrimenti siamo nei guai”. In merito alle inondazioni di tre mesi fa, il Governatore ha invitato Tajani a parlare con gli alluvionati e con gli imprenditori locali per chiedere loro cosa hanno ricevuto fino a questo momento dal governo: “Non voglio polemizzare, ma le risorse non stanno arrivando”.
Autonomia differenziata
In terra romagnola, tra gli ospiti anche i Governatori di Lombardia e Friuli Attilio Fontana e Massimiliano Fedriga, che hanno rivendicato a gran voce la riforma sull’Autonomia differenziata, per il primo necessaria e fondamentale per il futuro dell’Italia “perché vuol dire maggior responsabilizzazione degli enti locali, maggiore democrazia e maggiori controlli di come vengono spesi i denari pubblici”, per il secondo un’ottima opportunità di sviluppo anche per il Sud