venerdì, 15 Novembre, 2024
Politica

Conto non saldato in Albania, scintille tra Meloni e l’opposizione

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha deciso di pagare il conto lasciato da 4 turisti italiani in un ristorante in Albania con lʼobiettivo di riparare il danno fatto da queste persone che così facendo hanno offeso l’immagine dell’Italia all’estero (il video che rappresenta il tutto è diventato virale). Un gesto criticato dall’opposizione che ha sostenuto di come si sia trattato di un’ingerenza in una vicenda che non riguardava il governo. E dunque, via alle polemiche.

“Mi sono vergognata”

A spiegare il tutto, lo stesso premier, che ha raccontato che mentre si trovava in Albania il Primo ministro Rama ha raccontato la storia dei 4 italiani che erano scappati da un ristorante del posto senza pagare il conto. “Mi sono vergognata, perché l’Italia che voglio rappresentare non è una Nazione che fa parlare di sé all’estero per queste cose, che non rispetta il lavoro altrui, che pensa di essere divertente fregando gli altri”, le parole della Meloni che dunque ha deciso di chiedere all’ambasciatore di andare a saldare il conto, pagato personalmente dal Primo ministro. “Niente di che, infatti io non ne ho neanche dato notizia. Eppure anche questo in Italia ha creato polemica, da parte di un’opposizione che evidentemente preferisce un’altra immagine dell’Italia. Me ne dispiace perché speravo che almeno su una cosa così banale si potesse essere tutti dʼaccordo”. Nel frattempo, i proprietari del ristorante di Berat hanno ringraziato il Premier per quanto fatto.

Lavare la coscienza

Ma cosi non è stato e l’opposizione è andata all’attacco. Per il Deputato del Pd Emiliano Fossi “non basta pagare un conto per lavarsi la coscienza, doveva vergognarsi anche dei migranti lasciati morire in mare, dei generali xenofobi, dei presidenti del Senato che umiliano le donne vittime di violenza, dei bambini figli delle famiglie arcobaleno che non avranno diritti, della benzina oltre i due euro, dell’inflazione al 10 per cento, di oltre 3 milioni di lavoratori poveri e di mille promesse in campagna elettorale mai mantenute”. Azione-Italia viva, tramite la parlamentare Naike Gruppioni, ha criticato la decisione di Meloni di andare a trascorrere parte delle proprie vacanze in Albania piuttosto che andare a visitare la zona adriatica, duramente colpita dalle alluvioni di maggio: “È chiaro che in questo modo la sovranista Giorgia Meloni ha finito per fare pubblicità alle vacanze in un paese straniero, per giunta un diretto concorrente dell’Italia sul piano turistico, con danno di albergatori, ristoratori e imprenditori italiani”. Per Osvaldo Napoli, della Segreteria di Azione, i quattro turisti non rappresentavano minimamente l’Italia in Albania perché autori di un reato: “La pretesa di imporre una disciplina nei comportamenti personali ai milioni di italiani in giro per il mondo rivela un’idea profondamente distorta e pericolosa, militarizzata, del concetto di Nazione. Un automobilista italiano che passa con il rosso su una strada di New York commette un’infrazione al codice della strada, viene multato e paga di tasca propria”. A difesa del Premier, il Deputato di Fratelli d’Italia Salvatore Deidda che si è scagliato contro un’opposizione “rabbiosa pure davanti a un gesto semplice, ma sincero di Meloni”.

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