martedì, 17 Dicembre, 2024
Politica

Semplificazione: ministeri al lavoro per taglia-leggi e nuovi Enti locali

Casellati sfobicia e Piantedosi revisiona il Testo unico

Il regolamento della Regia Azienda Monopolio Banane, non ci serve più, ma è ancora in vigore. Anche quello sull’allevamento dei colombi viaggiatori o del sequestro dei quadrupedi per i veicoli del Regio Esercito. Meno che meno l’atto di costituzione del Consorzio di colonizzazione di Genale nella Somalia italiana. Non serve più, ma in qualche scaffale brilla ancora, la norma del riconoscimento come corpo morale del mutuo soccorso fra camerieri, caffettieri, cuochi e interpreti residenti a Venezia. Sono leggi, decreti, atti o regolamenti che saranno sforbiciati definitivamente.

Abrogati 3637 regi decreti

I provvedimenti sugli extraprofitti, sui taxi e il prezzo dei voli aerei hanno preso la scena, ma anche il taglio di vecchie leggi è una decisione presa durante l’ultimo Consiglio dei Ministri del 7 agosoto scorso. Anzi, i provvedimenti sono due: la revisione, con relativa semplificazione, delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali, di cui si occuperà il ministro Piantedosi, e la sforbiciata proposta dal ministro Casellati che prevede l’abrogazione di norme “prerepubblicane” relative al periodo 1921-1946, che sono ancora perfettamente attive, di cui molti sono diventati perfino “atti di incerta qualificazione giuridica”. Il testo appena approvato prevede la cancellazione di 3.637 regi decreti relativi all’anno 1910 e al periodo 1921-1946, portando a un totale di 22.574 le norme oggetto di definitiva abrogazione su iniziativa del Governo.

Revisione Testo Unico Enti Locali

Riguardo il lavoro per il Ministero Piantedosi, egli dovrà sottoporre al Governo uno o più decreti legislativi per la revisione del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (TUOEL, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267), “allo scopo di aggiornare, riordinare e coordinare la disciplina statale”. Razionalizzare il riparto di competenze tra gli organi di governo di comuni, province e città metropolitane. E mettere sempre più al centro la figura dell’organo monocratico di comuni, province e città metropolitane oltre che prevedere meccanismi istituzionali e relazioni tra gli organi di governo di comuni, province e città metropolitane, in modo da assicurare l’equilibrio di funzioni e responsabilità tra gli organi dell’ente locale, la celerità e la semplificazione nelle decisioni amministrative.

Incandidabilità, ineleggibilità e incompatibilità

Oltre a razionalizzare il nuovo testo deve aggiornare lo status degli amministratori locali, tenendo conto delle specifiche e rispettive funzioni e dei diversi livelli di responsabilità e di compiti attribuiti anche attraverso più  organiche disposizioni in materia di incandidabilità, ineleggibilità e incompatibilità. Il tutto deve essere incentrato sull’applicazione dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza relativamente alla configurazione degli enti locali e al conferimento ed esercizio delle rispettive funzioni amministrative. Favorire l’autonoma iniziativa dei cittadini, delle loro formazioni sociali, degli enti del terzo settore e delle imprese per la collaborazione e realizzazione delle attività di interesse generale attraverso il necessario coordinamento con l’ente territoriale competente per materia.

Valorizzare associazioni tra enti locali

Incentivare forme di avvalimento e deleghe di esercizio delle funzioni amministrative mediante intese e convenzioni tra gli enti territoriali e valorizzare forme associative tra enti locali, con particolare riferimento alla innovazione ammnistrativa, alla transizione digitale, alla salvaguardia e sicurezza nei territori e alla gestione integrata delle risorse a fini di risparmio, tutela ecologica e ambientale. Tutto questo senza dimenticare la razionalizzazione degli apparati pubblici concentrando presso comuni e loro unioni, province e città metropolitane le funzioni svolte da altri organismi e agenzie operanti a livello locale.  Insomma quando, qualche giorno fa, il vicepremier Matteo Salvini ha lanciato la riesumazione delle Province non ha parlato a caso: il Governo ci sta già lavorando.

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