giovedì, 21 Novembre, 2024
Società

Furti e rapine in casa, con le ferie balzo di reati

Troppe abitazioni indifese, ma c’è il bonus che taglia i costi per la protezione

Furti e rapine in casa, un rischio e uno shock che atterrisce la maggioranza degli italiani. 

A ritenerlo una minaccia sul piano della sicurezza è il 26,6% dei maggiorenni secondo Eurispes dato che sale al 43,1% secondo il Censis. Non si tratta nemmeno di una “sensazione” di pericolo ma di una realtà in costante crescita. I dati segnano un balzo dei furti (+17,3%) e delle rapine (+14,2%). Due tipologie nelle quali rientrano anche i reati commessi nelle abitazioni. A sollecitare più prevenzione sono le forze di polizia, ma anche le Associazioni di categoria che ricordano come per la protezione siano attivi dei bonus sicurezza.

Una casa su tre senza difese 

Le famiglie più avvedute hanno da tempo deciso di correre ai ripari contro questa minaccia. “Ma rimangono molte le abitazioni sprovviste totalmente di difese: più di una su tre”, sintetizza la Confederazione nazionale degli artigiani.

Criminalità agguerrita

Alla vigilia delle ferie, con interi palazzi svuotati dai residenti, il rischio che si sottovalutino i pericoli. Per gli esperti ci sono due problemi il primo, quanti finora non hanno fatto nulla ma anche quanti posseggono apparecchiature diventate obsolete che possono rendere le abitazioni più agevolmente “espugnabili” rispetto al momento della messa in opera. 

Ladri tecnologici 

Perché la criminalità segue passo passo, e talvolta precede, gli avanzamenti tecnologici.

“I sistemi basici di difesa vanno dalle porte blindate alle inferriate. Per una porta blindata di ultima generazione, tutto incluso, si spende da 2.700 a 6mila euro”, calcola la Cna, “Le inferriate hanno prezzi che variano sensibilmente a seconda della dimensione: una grata fissa in ferro di dimensione media non può costare meno di 5/600 euro”.

Come proteggersi, un decalogo 

Ma quanto costa proteggere in maniera più sofisticata le nostre abitazioni dalle mire dei malintenzionati? E, ancora, lo Stato aiuta in qualche modo le famiglie in questa difesa? A stilare un “decalogo” di suggerimenti è la Cna. Rispetto ai sistemi di sicurezza del passato e ai fenomeni di criminalità di un tempo, oggi un buon sistema di allarme anti-intrusione deve prevenire e intercettare il tentativo di intrusione e non limitarsi a segnalare l’avvenuta intrusione. “Un buon impianto”, secondo i tecnici della sicurezza, “deve disporre di un sistema di rilevazione perimetrale unito a protezioni volumetriche interne. Se accoppiato agli impianti di sicurezza, un buon sistema di videosorveglianza (che consenta di monitorare in qualsiasi momento la situazione dell’edificio, registrandola) ci permette di constatare se ci sono falsi allarmi semplicemente attuando una video-verifica evitando di disattivare inopportunamente l’impianto”

Casa, dimensioni e costi 

Per un appartamento di medie dimensioni, nell’ordine dei 70 metri quadrati, il costo si aggira tra i 2500 e i 3mila euro per tecnologie di fascia medio-alta e segna un aumento del 10% rispetto agli anni precedenti.

Un sistema costituito da quattro telecamere filari unito a un sistema di registrazione si aggira tra i 1500 e i 2mila euro in base alla tipologia e qualità di definizione delle telecamere. Come per i sistemi di sicurezza anche in questo caso si evidenzia un aumento del 10% rispetto agli anni precedenti.

Gli aiuti dello Stato 

La Legge di Bilancio 2023 ha confermato la detrazione fiscale per l’installazione di sistemi di sicurezza. “Acquistando un nuovo impianto di allarme o videosorveglianza, o sostituendo quello già esistente, sarà possibile usufruire della detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute”, puntualizza la Confederazione degli artigiani,

“Il bonus sicurezza è disponibile fino a tutto il 2024 e consiste in una detrazione fiscale dell’Irpef che dev’essere ripartita in dieci quote annuali di uguale importo. A usufruirne per intero sono soltanto le unità immobiliari residenziali; nel caso di uso promiscuo dell’edificio (abitazione e impresa) il vantaggio fiscale è ridotto del 50%”.

Chi può fare richiesta 

Possono beneficiare del bonus tutti i contribuenti soggetti al pagamento dell’Irpef, senza alcun limite di reddito che siano proprietari dell’immobile, soci di cooperative, imprenditori individuali, detentori di una società semplice in nome collettivo o in accomandita semplice, di un’impresa familiare.

La detrazione può essere richiesta dai proprietari di abitazioni, di unità immobiliari e dai locatari, che effettuano interventi di sicurezza nell’unità immobiliare che posseggono o detengono, per l’acquisto, l’installazione o la sostituzione di sistemi di sicurezza per la casa, come a esempio impianti di allarme, citofoni, saracinesche, porte blindate o sistemi antintrusione, entro un limite massimo di spesa di 96mila euro.

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