domenica, 17 Novembre, 2024
Società

Carenza di taxi, da Azione e Iv una proposta di legge per arginare il problema

Marattin: "approccio liberale e riformista"

Uno dei principali problemi delle medie e grandi città, Roma su tutte, è legato alle lunghe attese alle fermate dei taxi in alcuni luoghi chiave, come le stazioni. Un brutto bigliettino da visita per i turisti e una consuetudine oramai per la popolazione. E per cercare di risolvere questa drammaticità, Azione-Italia viva e ReNew-Europe assieme ai Libdem hanno presentato a Montecitorio una proposta di legge per la liberalizzazione del mercato dei taxi con l’obiettivo di aumentare l’offerta di trasporto pubblico, attenuando al contempo la perdita economica di chi è già in possesso di licenza (come risaputo, quella dei taxisti è una categoria alquanto restia alla concessione di ulteriori licenze).

Quattro i punti fondamentali

L’idea di base delle ‘Disposizioni concernenti modifiche alla legge 15 gennaio 1992 e interventi straordinari per il potenziamento del servizio taxi’ è quella di creare un mercato secondario delle licenze (ogni titolare potrà riceverne una aggiuntiva che potrà rivendere sul mercato a chi ne ha i diritti) e anche un allargamento dei requisiti per poter guidare le auto (per esempio potranno acquistarla tutti i soggetti non minori di 25 anni con la patente conseguita da almeno 5 anni). Gli altri due punti riguardano l’attribuzione di ruoli a enti territoriali e Art per la tutela della concorrenza e la flessibilizzazione delle tariffe, che verrebbero fissate come tetto massimo.

La critica a governo e opposizione

Il tema dei taxi secondo il capogruppo di Azione-Italia Viva in commissione Bilancio alla Camera Luigi Marattin va affrontato con un approccio liberale e riformista, come non sta facendo il governo, ma neanche l’opposizione: “L’esecutivo – ha detto – difende i privilegi e le corporazioni e la Sinistra considera i concetti di mercato e concorrenza alla stregua di turpiloquio”.

Carlo Calenda si è compiaciuto della proposta di legge nata “per mettere fine al caos che in questi giorni regna sovrano sulla questione taxi”. Per il leader di Azione si tratta di un documento serio e pragmatico che “mira ad aumentare la quantità di licenze e liberalizzare le tariffe, senza danneggiare la categoria. Ci auguriamo che venga condivisa anche dalle altre forze politiche”.
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