“I principi della Carta Costituzionale devono vivere in ogni congiuntura storica nonostante i continui cambiamenti”. Parole dette questa mattina dal Capo dello Stato Sergio Mattarella intervenuto all’assemblea annuale di Federcasse (Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo – Casse Rurali ed Artigiane) in occasione del 140° anniversario della costituzione della prima cassa rurale italiana. “Dobbiamo riflettere – ha poi proseguito – se possiamo parlare di missione compiuta. Oggi, con la Costituzione che riconosce come inalienabili quegli obiettivi e che definisce, all’articolo 3, come sia ‘compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale’”. Ostacoli che, per Mattarella, limitano la libertà e l’eguaglianza dei cittadini e che “impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti alla vita politica, economica e sociale del Paese”.
Strumento di inclusione sociale
E in merito alle casse rurali, per il Presidente sono state uno strumento di inclusione nello Stato unitario e hanno contribuito alla integrazione della società, allo sviluppo di territori, della vita delle famiglie, rappresentando un fondamentale momento di sostegno allo sviluppo dell’Italia di oggi: “Banche cooperative e casse rurali sono sorte nelle periferie del Paese unificato per consentire a persone di divenire eguali agli altri. Uguali ai componenti degli ambienti di chi poteva votare, poteva essere titolare di diritti di proprietà, far accedere i figli all’istruzione”. Un contributo significativo, le banche cooperative, lo hanno dato per il capitale sociale dell’Italia grazie “ai crediti erogati erogato alle piccole e medie imprese – spina dorsale del sistema produttivo e occupazionale – e ai sostegni alle famiglie”.
Per l’uguaglianza degli italiani
Mattarella ha poi citato il deputato, Ministro delle Finanze e senatore Leo Wollemborg, che in una relazione a un congresso delle banche popolari francesi, nel 1890, ammoniva: ‘L’ineguaglianza provocherà sempre più odio, proponendosi di contribuire alla causa della concordia sociale’ e proprio per questo motivo le casse rurali sono state “ante litteram, interpreti e veicoli di principi come quello dell’eguaglianza degli italiani”.
Federcasse proprio quest’anno festeggia i 140 anni dalla costituzione della prima cassa rurale: “L’orgoglio con cui celebrate questo anniversario – le parole del Presidente – viene alimentato dall’attività attuale, centrata, ancora, nel servizio e nel sostegno alla popolazione delle aree interne del nostro Paese, in controtendenza rispetto al fenomeno della desertificazione bancaria che potrebbe sembrare inarrestabile. È significativo sapere che i cittadini di 723 Comuni hanno, come unica presenza bancaria, una banca cooperativa”. Poi il saluto finale a Federcasse: “Siete parte di quella società civile che rende fecondo il nostro Paese. La Repubblica vi è riconoscente”.