“La posizione dell’Italia e della Lettonia è in buona sostanza identica. Sosteniamo l’Ucraina a 360 gradi anche lavorando affinché l’Europa possa maggiormente investire sulla propria sicurezza e sulla propria difesa”. Parole, queste, della premier Giorgia Meloni al termine dei bilaterale che ha tenuto ieri a Riga con il Primo Ministro Krisjanis Karins. La Presidente del Consiglio ha poi fatto un paragone tra Italia e Lettonia sul tema dell’immigrazione: “Ci siamo trovati in piena sintonia nel Consiglio Europeo. Siamo entrambi Paesi ai confini esterni, è giusto lavorare sull’origine delle migrazioni e governare i flussi per trovare soluzioni comuni, bisogna fermare l’immigrazione illegale e favorire quella legale”. Nel corso dell’incontro con la stampa, Meloni ha spiegato che insieme a Karins si è parlato anche di economia e di come sostenere il settore delle industrie: “E’ fondamentale fare investimenti, in tema di transizione ambientale e digitale per esempio. Erano 25 anni che un premier italiano non veniva a Riga, sono contenta di aver sanato questa lacuna e invito Karins a Roma perché molte materie su cui ci troviamo sulla stessa lunghezza d’onda”.
Obiettivi possibili
Poi la premier ha chiesto all’Ue di essere unita per portare a termine tutti gli obiettivi di possibili: “C’è bisogno di Europa, della nostra civiltà, delle nostre idee e di non disperdere il livello di diritti che abbiamo costruito nel nostro continente”.
Per quanto riguarda i rapporti bilaterali per la Meloni Italia e Lettonia stanno facendo insieme un lavoro fantastico “perché il nostro interscambio dal 2020 è aumentato del 30%, e io credo che si possa fare ancora di più, particolarmente in tema di infrastrutture e difesa”.
Italiani in Lettonia
La Meloni ha ricordato che ci sono delle imprese italiane che stanno lavorando alla grande opera per unire sul piano ferroviario le tre capitali baltiche al resto d’Europa, “ci sono importanti investimenti di aziende italiane nel campo della siderurgia. E c’è una bellissima collaborazione in campo culturale. Le nostre università e i centri di ricerca lavorano sempre più insieme, ci sono importanti progetti sull’Università tecnica di Riga, il principale ateneo in Lettonia”. La giornata della Meloni a Riga si è conclusa alla base militare di Camp Adazi, a 40 chilometri da Riga. Ha ricordato che ci sono “270 militari italiani che lavorano all’interno della missione della Nato e questo dimostra non solo l’attenzione che il BelPaese riconosce ai nostri alleati, ma quanto riteniamo che si debba in questo tempo essere particolarmente attenti, concentrati e lucidi”.