Una Lectio magistralis dal titolo ‘America Latina ed Europa: due continenti uniti per la pace, la democrazia, lo sviluppo’ ha visto protagonista il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’Università del Cile, a Santiago, dove è in visita ufficiale. Accolto da un lungo applauso, il Capo dello Stato ha sottolineato le profonde relazioni d’amicizia con il Cile, alimentate anche dalla presenza di un’ampia collettività di origine italiana che è parte integrante del popolo cileno, “nonché dalla condivisione dei valori democratici e dello Stato di diritto, dalla comune azione – anche a livello internazionale – a tutela dei diritti umani”.
Le scuse all’America Latina
In 30 minuti di discorso, Mattarella ha in qualche modo chiesto scusa all’America Latina per come il vecchio continente è comportato con essa: “L’Europa, debitrice largamente verso questa terra del suo sviluppo, non sempre ha saputo guardare a questo continente con sufficiente lungimiranza e sagacia”. Ma oggi sono due terre che insieme sono protagoniste nello scenario internazionale: “L’Unione europea, dalla sua nascita, ha saputo diffondere, intorno al suo nucleo continentale originario, stabilità, valori democratici, pace, prosperità. Nello stesso tempo l’America Latina ha saputo essere all’avanguardia sul terreno della pace, con un trattato, nato dopo la crisi di Cuba del 1962, che fa del continente la più grande area libera da armi nucleari”.
Logica conseguenza, per la più alta carica dello Stato, è che insieme possono e devono essere autrici di messaggi e iniziative di pace, rispetto del diritto internazionale, giustizia sociale e sviluppo: aggiungendo che “il momento di questo partenariato strategico è adesso. America Latina ed Europa possono, insieme, essere questi avvocati di buone cause, condividendo la visione di un mondo in cui i rapporti internazionali siano basati sul metodo del multilateralismo e sulla costruzione di istituzioni comuni”.
Tante le sfide da affrontare
Per Mattarella la cronaca di oggi parla di un moltiplicarsi di crisi, di tentativi di intaccare un ordine internazionale fondato sulle regole e sul multilateralismo. Ma le sfide non si limitano all’ambito della pace e della sicurezza internazionali, ma sopravanzano in molti settori: energetico, alimentare, della legalità, dello Stato di diritto, della corretta informazione, della tutela delle libertà fondamentali. “Di fronte a sfide di tale entità – ha detto – nessuno è in grado di elaborare risposte efficaci se non nel contesto di una più ampia e approfondita collaborazione”.
Dopo la lectio magistralis Mattarella si è recato presso l’Ambasciata italiana a Santiago per ricordare le vittime della repressione di 50 anni fa a causa del dispotismo di Pinochet, omaggiando la studentessa Lumi Videla, “barbaramente assassinata per ordine della dittatura e gettata, come se il suo corpo martoriato fosse un residuo di cui sbarazzarsi, oltre il recinto della nostra sede diplomatica”.