venerdì, 15 Novembre, 2024
Economia

Il Ministero dell’Economia promuove il Mes: “Non ci sono rischi”

Lo ha scritto nero su bianco direttamente il Ministero dell’Economia: dalla ratifica del nuovo Mes (il fondo monetario che ha l’obiettivo di mantenere la stabilità finanziaria nell’Eurozona, sostenendo nei momenti di crisi gli Stati membri che hanno adottato l’euro come moneta unica) non deriverebbero, economicamente, oneri diretti o rischi. Nello specifico una sua eventuale attivazione, rispetto agli altri Stati membri azionisti, “rappresenterebbe direttamente una fonte di remunerazione del capitale versato e indirettamente un probabile miglioramento delle condizioni di finanziamento sui mercati”. La risposta del Mef segue una richiesta presentata dal Partito democratico e da Italia Viva alla commissione Esteri della Camera dove è in discussione la proposta di approvazione della riforma che, è bene ricordare, non è di certo vista di buon occhio dal Centrodestra. La stessa Giorgia Meloni si è sempre detta contraria a questa opzione, definendola come “uno stigma che rischia di tenere bloccare delle risorse in un momento in cui invece stiamo tutti cercando risorse”.

I vantaggi della riforma

Ma ieri, in poche parole, anche il governo ha ufficializzato il fatto che il Meccanismo europeo di stabilità (nato con lo scopo di andare a sostituire il Fondo salva stati che aveva sostenuto finanziariamente, dopo la crisi economica del 2007-2008, i Paesi a rischio default) porterebbe esclusivamente vantaggi. O almeno è quello che ieri ha sbandierato il Pd tramite il senatore Antonio Misiani: “Basta melina, è tempo che il Parlamento ratifichi il trattato di riforma”, il suo tweet. L’europarlamentare democratica Irene Tinagli, Presidente della Commissione per i Problemi Economici e Monetari a Bruxelles, ha tenuto a precisare che l’Italia è l’unico Paese a non aver ancora approvato il Mes: “È passato il tempo dell’opposizione sguaiata e della propaganda anti Ue, oggi tutti devono assumersi la responsabilità di decisioni importanti per il Paese e l’Ue”, le sue parole.

Le critiche della Schlein

Scorrendo quanto scritto dal Capo di Gabinetto del Ministero dell’Economia Stefano Varone, si capisce inoltre che l’attivazione del Meccanismo di cui sopra rappresenterebbe “una fonte di remunerazione del capitale versato e, indirettamente, un probabile miglioramento delle condizioni di finanziamento sui mercati”. Insomma, un’analisi che sembrerebbe mettere spalle al muro l’esecutivo Meloni. E anche il segretario del Pd Elly Schlein ha colto l’occasione per criticare la maggioranza: “La mancata ratifica del Mes intacca la credibilità dell’Italia”, il suo commento.

“È evidente che il documento del Mef sbugiarda la propaganda della Destra: Giorgetti sconfessa la Meloni. Ma il nostro Paese non può permettersi di essere governato dalla propaganda e dai rinvii”, il duro commento del capogruppo del Pd in Senato, Francesco Boccia

E ora cosa succederà? Il Centrodestra, dopo la lettera del Ministero, ha chiesto tempo, prendendosi nuove critiche dalle opposizioni perché il tempo stringe: la ratifica del Mes andrebbe ratificata non oltre la fine di giugno.

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