Nonostante le tante campagne per spiegare come gli atti di pirateria informatica o i plagi di loghi e brand rappresentino un grave danno all’economia di un Paese e costituisca un illecito, metà dei giovani consumatori continua a ritenere accettabile acquistare prodotti contraffatti. Secondo uno studio intitolato “I cittadini europei e la proprietà intellettuale: percezione, consapevolezza e comportamento” della agenzia Ue EUIPO l’80% degli europei concorda sul fatto che i prodotti contraffatti avvantaggiano le organizzazioni criminali e danneggiano le imprese e l’occupazione. 2 persone su 3 considerano i prodotti contraffatti una minaccia per la salute, la sicurezza e l’ambiente. Cionostante, un terzo degli europei ritiene accettabile acquistare prodotti contraffatti quando il prezzo degli originali è troppo elevato. E i più tenaci sono giovani la cui percentuale sale al 50%.
Per quanto riguarda il mercato italiano l’11% dei consumatori italiani dichiara di aver acquistato intenzionalmente prodotti contraffatti. In particolare l’11% degli italiani ammette di aver compiuto atti di pirateria on line avendo avuto accesso illegalmente a contenuti, soprattutto relativi a eventi sportivi. Nell’ultimo anno, solo 4 europei su 10 hanno pagato per accedere a contenuti provenienti da una fonte legale (il 40% in Italia). E questo nonostante che gli europei siano sempre più consapevoli dei rischi e delle conseguenze dell’acquisto di prodotti contraffatti e dell’accesso a contenuti da fonti illegali. Inoltre, l’83 % degli intervistati ritiene che si tratti di un comportamento non etico e due terzi lo considerano una minaccia per la salute e la sicurezza nonché per l’ambiente. Ma il fenomeno non si arresta.
Nonostante questi risultati positivi, lo studio dell’EUIPO rivela che 1 europeo su 3 (31 %) considera comunque accettabile acquistare dei prodotti contraffatti quando il prezzo del prodotto originale è troppo elevato, un dato che sale a 1 persona su 2 (50%) nel caso dei consumatori più giovani, di età compresa tra i 15 e i 24 anni. Passando dalle convinzioni ai comportamenti concreti, il 13% degli europei dichiara di aver acquistato intenzionalmente prodotti contraffatti negli ultimi 12 mesi. Tale dato sale al 26% per le persone di età compresa tra i 15 e i 24 anni, il doppio della media dell’UE, mentre scende al 6 % nella fascia di età tra i 55 e i 64 anni e al di sotto del 5 % tra le persone di età pari o superiore ai 65 anni. L’acquisto intenzionale di prodotti contraffatti è superiore alla media dell’UE in Bulgaria (24%), in Spagna (20 %), Irlanda (19 %), Lussemburgo (19 %) e Romania (18 %).
Unico deterrente all’acquisto di prodotti contraffatti è il rischio di esperienze negative: prodotti di scarsa qualità per il 2 % delle persone, rischi per la sicurezza per il 25% e sanzioni per il 21%. Anche se i consumatori mostrano una disponibilità a desistere qualora la politica dei prezzi fosse maggiormente equiparata e calmierata al ribasso.