Le cerimonie di inaugurazione dell'anno giudiziario sono state caratterizzate dalla protesta degli avvocati penalisti contro la riforma della prescrizione proposta dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. A Napoli gli avvocati del Foro partenopeo hanno sfilato in manette. A Catania alcuni legali, durante il discorso del rappresentante del ministero della Giustizia, hanno sventolato, stando in piedi, i testi del Codice Penale, altri hanno abbandonato il Tribunale. Alla cerimonia non hanno partecipato ne' i rappresentanti di 'Avvocati Liberi' ne' i colleghi del Tribunale di Siracusa. Il dissenso e' scaturito dalla situazione che si e' venuta a determinare con i vuoti nell'organico dei magistrati in servizio al Tribunale e del personale amministrativo. Proteste anche a Palermo. Mentre a Messina, gli avvocati del Distretto della Corte di Appello hanno scelto di assistere alla cerimonia senza indossare la toga, come hanno spiegato in una nota "in segno di protesta e di dissenso nei confronti di chi non ascolta la voce dell'avvocatura sulla riforma che ha inciso sul decorso del termine di prescrizione del reato". A Milano una silenziosa protesta e' stata organizzata di penalisti del Foro meneghino nei confronti del membro del Consiglio Superiore della Magistratura, Piercamillo Davigo, che in un'intervista al Fatto Quotidiano aveva criticato gli avvocati, accusandoli tra l'altro di essere tra i responsabili dei tempi lunghi nei processi. I legali presenti in Aula, non appena l'ex magistrato milanese ha preso la parola, si sono infatti allontanati dall'aula magna tenendo in mano un volantino raffigurante tre articoli della Costituzione: il 24, quello del diritto di difesa, il 27 sulla responsabilita' penale personale e il 111 sul giusto processo. (ITALPRESS). vbo/r 01-Feb-20 16:37