Risparmio oltre la crisi e novità sulla gestione del risparmio. Se ne è parlato alla XIII edizione del Salone del risparmio di Milano dedicato alla “silver economy”, il settore economico che si sviluppa attorno ai bisogni delle persone di età superiore ai 65 anni. Una tre giorni che ha scelto come titolo “Il risparmio oltre la crisi. Accompagnare l’investitore verso scelte consapevoli”. Ad inaugurare l’evento, Assogestioni, che ha subito ricordato come il risparmio sia la “fonte vitale di crescita economica”. “Abbiamo una chiara responsabilità – ha dichiarato il presidente, Carlo Trabattoni -, la gestione del risparmio può rappresentare una fonte vitale di crescita economica: colmando il divario dell’educazione finanziaria, facendo emergere il valore della gestione attiva e la sua capacità di offrire protezione, collegando gli investitori alla ricerca di strumenti di risparmio adeguati con le esigenze di finanziamento dell’economia reale”. Educazione e cultura finanziaria rappresentano uno dei pilastri strategici per il settore eppure “gli ultimi dati confermano ancora la limitata alfabetizzazione finanziaria” nel nostro Paese, che da poco lo ha introdotta tra le materie di studio a scuola.
Giorgetti, “il risparmio è prezioso per sostenere crescita”
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, pur riconoscendo la complessità del momento, ha confermato la positività del dato trimestrale del Pil (0,5%) superiore alle attese e di quello del mercato lavoro. Restano il contesto inflattivo, le politiche restrittive delle banche centrali e la riattivazione delle regole di bilancio europee il prossimo anno, che obbligano a selezionare attentamente gli obiettivi da perseguire, ma l’implementazione del Pnrr alla transizione digitale ed energetica favoriranno la crescita dell’economia italiana nei prossimi anni. “Il clima di incertezza – ha dichiarato il ministro al Salone – che caratterizza il quadro economico mondiale e la crescita dei tassi di interesse potrebbero rallentare la dinamica degli investimenti e per contrastare questa tendenza è necessario incentivare il concorso del settore privato, che va coinvolto per impiegare e rendere produttiva la cospicua quantità di risparmio disponibile, che è una risorsa importante, un punto di forza del Paese da sfruttare per creare sviluppo durevole”. “Gli attuali livelli inflazione e le politiche monetarie restrittive – ha aggiunto il titolare del Mef – impongono un ripensamento del ruolo dello Stato che deve selezionare con attenzione gli interventi da perseguire sempre con un occhio agli effetti sulla crescita”.
Stallone (Adepp): prioritario ridurre la pressione fiscale
L’attuale sfida, secondo la vicepresidente dell’Adepp, l’Associazione degli Enti previdenziali dei professionisti e presidente dell’Enpab (la Cassa dei biologi), Tiziana Stallone, è quella di rispondere a una nuova platea, demograficamente più anziana: “Nonostante il quadro economico caratterizzato dalla crescita dell’inflazione, lo stato di salute del mondo delle Casse private appare positivo, con un patrimonio complessivo in crescita. In tale contesto – ha dichiarato -, la riduzione della pressione fiscale appare prioritaria, nell’ottica di rafforzare il potere d’acquisto delle pensioni e garantire la tutela del risparmio”.
Zani (Tendercapital): la maggior parte del risparmio è in mano agli anziani
“Quello che ci consegna l’osservatorio – ha affermato Moreno Zani, Presidente di Tendercapital – è la fotografia di un gruppo sociale, i ‘silver’, molto forte, dotato di risorse economiche, che diventano fondamentali perché la più grande quota di risparmio che l’Italia dovrebbe investire nei settori chiave sta proprio in quella categoria sociale. Dunque, grande possibilità, investimenti e grandi richieste”.
Serafini (Fideuram): non dimentichiamoci della generazione Zeta
Intervenendo alla conferenza “La generazione che sta cambiando il mondo.
How to connect generations”, l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fideuram ISPB Asset Management SGR in contemporanea al Salone, Gianluca Serafini, sottolinea come “c’è una nuova generazione che sta rivoluzionando il mondo, chiamata Zeta. Ne fanno parte i nati tra il 1997 e il 2012 ed è una generazione diversa da tutte le altre, che grazie all’elevato capitale culturale sta iniziando a far sentire la propria voce. Una generazione che ama l’azione diretta e la partecipazione attiva per supportare le cause in cui crede, è attenta a temi di rilevanza internazionale come il cambiamento climatico e ha un rapporto complicato con il denaro”.