L’Italia ha presentato alla Commissione europea richiesta per la terza tranche di pagamento da 19 miliardi di euro del Pnrr con cui finanziare 55 obiettivi nei settori della concorrenza, della giustizia, dell’istruzione, del lavoro sommerso, gestione delle risorse idriche, cybersecurity, rinnovabili, reti, ferrovie, ricerca, turismo, rigenerazione urbana e politiche sociali. L’Italia ha finora conseguito tutti i 151 obiettivi previsti dal Pnrr per gli anni 2021 e 2022, su un totale di 527 previsti dal Piano fino al 2026. Per il prossimo anno sono 96 i target da raggiungere, più della metà di quelli fin qui raggiunti, da conseguire entro i prossimi tre anni. Il primo biennio è servito a redigere riforme strutturali ora prende il via la fase della realizzazione delle opere infrastrutturali e dei programmi di transizione energetica e avviare la ripresa post pandemica. Il ministro delle Finanze Giorgetti fa sapere che “è in corso la valutazione, da parte della Commissione europea, della terza domanda di pagamento presentata nel mese di dicembre da acquisire nel prossimo mese di maggio”. Per ora si sa che Bruxelles ha escluso gli interventi del Bosco dello Sport di Venezia e dello stadio Franchi di Firenze dai finanziamenti eleggibili nel Pnrr. Intanto, sul fronte italiano la scorsa settimana è arrivato il via libera del Senato al dl PNRR sulla governance, che dovrà accelerare l’iter di realizzazione dei progetti. Ecco la mappa di quelli presentati in tutta la Penisola.
I progetti presentati nel Nord Italia
I principali progetti per i 397 milioni disponibili della Valle d’Aosta riguardano l’elettrificazione della linea ferroviaria, digitalizzazione, potenziamento della rete energetica e riqualificazione dei borghi. Ma quello di punta riguarda la digitalizzazione della p.a. per un importo di 6 milioni.
La Regione Piemonte aspetta 6 miliardi di euro, per progetti che spaziano dall’idrogeno verde alle scuole e al contrasto al dissesto idrogeologico. Per la sola Torino la quota si aggira intorno ai 900 milioni di euro per attivare 300 cantieri. Alessandria prevede interventi per rendere più efficienti le reti idriche e opere compensative per il Terzo Valico.
Alla Lombardia dovrebbero essere destinati oltre 11,5 miliardi tra Pnrr e Fondo complementare, il 12,6% dei fondi destinati all’Italia. Circa 4,5 miliardi andranno alla rivoluzione verde e 3 alla mobilità sostenibile. Con 1,5 miliardi saranno finanziati progetti su istruzione e ricerca, con altri 1,6 miliardi quelli su inclusione e coesione. In Trentino Alto arriveranno 1,59 miliardi, quasi 900 milioni alla sola provincia di Bolzano. Le Missioni più finanziate sono istruzione e ricerca (153 milioni), digitalizzazione, innovazione, cultura e turismo (150 milioni), e rivoluzione verde (188 milioni). Per il bypass ferroviario di Trento sono previsti 930 milioni. In Veneto, l’alta velocità da Verona a Padova, il grande canale irriguo nel cuore della pianura, l’Arsenale di Venezia, ma anche la mensa per i poveri di Padova sono alcuni dei principali progetti nella Regione. I fondi sono pari a 6,9 miliardi di euro, 5,6 miliardi al netto dei progetti nazionali (Tav, scuole).
Il Friuli punta sull’Hydrogen Valley. Le assegnazioni di fondi ammontano a 1,9 miliardi. Strategico il progetto bandiera sull’idrogeno che prevede una Hydrogen Valley, finanziata con 14 milioni. Trieste conta assegnazioni per 140 milioni euro e tra i progetti figura il più suggestivo e insieme più contestato: una cabinovia che dal Porto Vecchio si arrampica fin sul Carso. Liguria: infrastrutture ma anche IA. I finanziamenti sono pari a oltre 7,2 miliardi di cui 4,9 per le infrastrutture. Spicca la diga foranea del porto di Genova che riceverà 500 milioni per la fase A con i lavori in partenza a maggio. Gli investimenti per la salute sono 189 milioni e riguardano soprattutto le case di comunità e i nuovi ospedali, mentre 100 milioni sono per progetti su robotica e intelligenza artificiale.
Emilia Romagna: dal supercomputer al tram di Bologna. Sono 7 i miliardi pronti per essere spesi. Nei prossimi giorni si apriranno i cantieri per la linea rossa del tram di Bologna che prevede un finanziamento di 151 milioni, che si sommano agli altri 222 per la seconda linea. Spazio alla ricerca, con 60 milioni per le infrastrutture necessarie al super computer del Cineca Leonardo, e alla sanità che vale 530 milioni. (1-continua).