Il Primo ministro italiano Giorgia Meloni è arrivata nella tarda mattinata di martedì a Kiev con un treno partito nella notte dalla stazione ferroviaria di Przemysl, che si trova a dieci chilometri dal confine con l’Ucraina.
Dopo il viaggio notturno, all’arrivo alla stazione di Kiev, ha detto ai cronisti presenti: “Credo che fosse giusto e necessario esserci e ribadire la posizione del governo italiano, e forse anche rendersi conto personalmente di quello che serve a un popolo che si batte per la sua libertà”, aggiungendo: “È sempre diverso vedere con i propri occhi, credo che aiuti anche gli italiani a capire”.
Dopo il suo arrivo a Kiev, c’è stato lo spostamento in bus per raggiungere le due località martoriate di Bucha e Irpin, simbolo della ferocia dell’esercito russo. La Premier italiana ha potuto ascoltare le testimonianze delle tragedie causate in questi luoghi dall’aggressione russa. Sotto la pioggia, il sindaco di Bucha, Anatoly Fedouk, ha rievocato per la Premier le atrocità commesse dalle forze russe a Bucha. Dopo aver ascoltato sgomenta questi terribili racconti, la Presidente Meloni ha posato dei fiori sul luogo del ritrovamento di una delle fosse comuni, dove erano stati occultati i corpi delle persone uccise dai russi.
Durante la visita a Bucha, la Presidente Meloni ha incontrato anche il Procuratore generale dell’Ucraina, Andriy Kostin che le ha rivolto un accorato appello: “Siamo in attesa del vostro sostegno per creare un tribunale speciale, la Russia è responsabile dell’aggressione, senza questa aggressione non ci sarebbero stati 77 mila casi di crimini di guerra, qui a Bucha e in tante città. La mia speranza è che potremo assicurare giustizia per tutti gli ucraini e vincere entrambe le battaglie. Per l’integrità territoriale, per la nostra sovranità e la lotta per la giustizia. Non soltanto per gli ucraini ma per tutto il mondo”.
La Premier Meloni ha assicurato al Procuratore Kostin: “Potete contare sull’Italia per entrambe le cose. Noi siamo con voi dall’inizio e vi resteremo fino alla fine”.
Nel corso della visita, è stato suggestivo il momento in cui le autorità locali ucraine hanno voluto donare alla Premier un medaglione commemorativo della città con su scritto: “Città non conquistata”, a rimarcare lo spirito libero che anima il popolo ucraino. Altro momento toccante della visita è stato quando la Premier, visibilmente commossa, ha visitato la piccola mostra fotografica allestita all’interno della chiesa ortodossa, dove erano esposte le immagini degli orrori commessi dai russi.
A conclusione della visita, rivolgendosi alle autorità locali, la Meloni ha detto: “Combatteremo per la vostra libertà”.
Poi lo spostamento ad Irpin, altra città dall’alto valore simbolico della distruzione portata dai russi in Ucraina. Qui la Premier ha consegnato alle autorità locali i primi due generatori di un lotto di 52, per un valore complessivo di 666mila euro, donati all’Ucraina dal governo italiano. Prima di lasciare Irpin per tornare a Kiev, la Premier Meloni ha detto: “È diverso parlare di numeri o vedere a caldo la vita della gente distrutta senza che ci sia una ragione, abbiamo visto fiori e peluche: è diverso, vale la pena di vederlo”.
La Meloni, lasciando Irpin, è tornata con i giornalisti anche sulle parole pronunciate da Putin davanti all’Assemblea federale russa. “Ho sentito soltanto propaganda, auspicavo parole diverse”, sono state le parole della Premier che ha, poi, aggiunto: “La differenza è questa. Si cerca di lavorare sulla diplomazia per evitare il conflitto, ma la verità è che dall’altra parte c’è un invasore, mentre da questa parte c’è un popolo che cerca solo di difendersi. E c’è un paradosso, ossia che la vittima di questa aggressione sta cercando di presentare anche un ‘piano di pace’. Non è il responsabile della guerra che lo sta facendo”.
Nel tardo pomeriggio, è giunto il momento – a lungo atteso – dell’abbraccio tra Giorgia Meloni ed il presidente Zelensky.
La Premier Meloni, a nome del governo, ha ribadito il totale e incondizionato appoggio dell’Italia. La Presidente del Consiglio, al termine dell’incontro con il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky ha poi detto: “È stata sottovalutata l’eroica azione di un popolo per difendere la propria libertà, la propria sovranità. Mi ha ricordato la nascita dello Stato italiano. Qualcuno riteneva che sarebbe stato facile piegare l’Ucraina perchè l’Ucraina non era una nazione, ma con la capacità che avete avuto di battervi avete dimostrato di essere una straordinaria nazione”. Ha poi aggiunto: “L’Ucraina al cospetto del mondo ha già vinto la battaglia per rivendicare la propria identità”.
Kiev “è grata alla Presidente Meloni per la sua leadership e per il suo impegno nel continuare a sostenere l’Ucraina” ha detto il portavoce del Ministero degli Esteri ucraino Oleg Nikolenko, commentando la visita della Premier a Kiev. “Contiamo sull’ulteriore pieno sostegno da parte dell’Italia nel vincere la pace per l’Ucraina, ristabilire la sua sovranità e integrità territoriale e portare la Russia a rispondere dei suoi crimini”, ha aggiunto. “Guardiamo inoltre al ruolo costante di Roma nel rafforzamento delle capacità di difesa dell’Ucraina per proteggere il nostro popolo dalla brutale guerra della Russia”.
“L’Ucraina accoglierebbe con favore il sostegno attivo di Roma per l’attuazione della formula di pace del presidente Zelensky e il progresso dell’integrazione dell’Ucraina nell’Unione europea e nella Nato”, ha aggiunto Nikolenko.
L’ambasciatore ucraino in Italia Yaroslav Melnyk, ha così commentato: “La visita a Kiev del Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana Giorgia Meloni, alla vigilia dell’anniversario dell’invasione su vasta scala del suolo ucraino da parte della Russia, è senza dubbio un segnale forte del sostegno dell’Italia all’Ucraina e al popolo ucraino in questo periodo difficile per il nostro Paese”, aggiungendo: “Siamo sinceramente grati all’Italia per la sua posizione chiara e incrollabile sulla sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale dell’Ucraina che è stata ripetutamente espressa dai nostri amici italiani nell’arena politica internazionale”.