lunedì, 16 Dicembre, 2024
Economia

Imprese, fisco e burocrazia. De Luise (Confesercenti): dal Governo buone proposte

Imprese, fisco e burocrazia. Per la Confesercenti il Governo ha esordito bene con il riconoscimento dei problemi dei lavoratori autonomi e delle imprese. A dirlo è Patrizia De Luise, presidente nazionale Confesercenti. “Abbiamo accolto con soddisfazione il riferimento del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni all’importanza di commercianti e autonomi e in generale alla necessità di semplificare la vita alle imprese, sia sul piano burocratico sia su quello fiscale, sostenendo in generale lo sviluppo ed il lavoro delle attività economiche”.

Imprese, fisco e consumi

La Confesercenti rilancia il ruolo delle attività commerciali. “Le imprese sono il motore del Paese e devono essere centrali nell’agenda del Governo”, auspica Patrizia De Luise, “In particolare in questo momento, che vede la nostra economia attraversare nuovamente una fase difficile, condizionata dall’aumento delle tariffe energetiche e dalla corsa dell’inflazione. Una riduzione della pressione fiscale per famiglie e imprese è sicuramente un intervento utile a ripristinare il potere d’acquisto dei consumatori e rafforzare la resilienza del tessuto imprenditoriale. Bene anche l’ipotesi di una tregua fiscale per chi è in difficoltà: occorre ricostruire su nuove basi il rapporto tra contribuenti e fisco” .

Le prossime difficoltà

Per il Centro studi della Confederazione i prossimi mesi saranno difficili e carichi di incognite. “La spending review forzata di consumatori non risparmia le spese per il Natale. Il 60% degli italiani”, stima la Confesercenti, “ritiene che le condizioni economiche e sociali delle prossime feste saranno peggiori di quelle dello scorso anno, e quasi la metà degli intervistati (49%) prevede di ‘tagliare’ anche i regali: il 25% progetta di spendere tra il 10 ed il 30% in meno per i doni, mentre il 24% porterà la riduzione oltre questa soglia. Solo il 4% aumenterà la spesa per le sorprese sotto l’albero, a fronte di un 36% che cercherà di mantenerla invariata”. Anche le vacanze delle feste, secondo la previsione della Confederazione si riducono: il 69% ha già deciso che non partirà, mentre solo il 10% ritiene che si concederà comunque un viaggio, a fronte di un 21% ancora incerto. Chi parte, comunque, riduce la spesa: quella prevista è di 492 euro, quasi 200 euro in meno dei 683 euro del 2019.

Consumi giù, prezzi in rialzo

“La corsa delle tariffe energetiche stringe i consumi da due fronti: da un lato, infatti, l’aumento delle bollette sottrae disponibilità alle famiglie, dall’altro l’incremento dei costi fissi delle imprese ha portato ad un aumento generalizzato dei prezzi, che riduce il potere d’acquisto e incide sulla fiducia dei consumatori”, evidenzia Confesercenti, “Nonostante il consistente ribasso di questi giorni dei prezzi del gas sul mercato internazionale, secondo le nostre previsioni il caro bollette continuerà per tutto il 2022, e solo dopo il primo trimestre del 2023 si registreranno le prime riduzioni delle tariffe. Un quadro negativo per le prossime feste, un periodo fondamentale per la tenuta dei consumi e quindi dei fatturati delle attività economiche. Bisogna intervenire urgentemente”, conclude la Confederazione, “al nuovo governo chiediamo di mettere tra le priorità il prolungamento ed il rafforzamento dei sostegni fino a quando il calo dei prezzi degli energetici non beneficerà famiglie e imprese. Ma anche di pensare a una detassazione straordinaria delle tredicesime: un intervento che darebbe impulso a consumi e fiducia”.

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