venerdì, 15 Novembre, 2024
Società

Fini (Cia-Agricoltori): fermare la guerra e utilizzare strumenti di pace. Sosteniamo l’appello del Papa

Fermare la guerra. La Cia-Agricoltori Italiani si unisce al forte appello lanciato da Papa Francesco, quello di “Proseguire e intensificare lo sforzo diplomatico per fermare la guerra in Ucraina”.
“Dopo sette mesi di conflitto, migliaia di vittime, effetti devastanti sull’economia globale”, sottolinea il presidente nazionale Cia, Cristiano Fini, “e ora il rischio nucleare, bisogna riaffermare  universalmente l’impegno per la pace. Per questo, Cia-Agricoltori Italiani si unisce al forte appello lanciato da Papa Francesco, che ha dedicato l’intero Angelus al conflitto in corso per chiedere il cessate il fuoco”.

Un impegno di tutti

“Le parole decise e giuste, ripetute più volte, del Papa devono essere di sprono per tutti”, prosegue il presidente nazionale della CIA-Agricoltori, “Siamo sempre più preoccupati per la spirale della
guerra; anche le famiglie e le imprese stanno pagando un prezzo altissimo e non più accettabile”.

Utilizzare strumenti di pace

Ecco perché adesso, per Cristiano Fini, “capi di Stato, istituzioni, organizzazioni internazionali facciano fronte comune per far finire questa tragedia disumana”, sollecita il presidente nazionale della CIA-Agricoltori, “ricorrendo a ogni strumento diplomatico possibile. La pace si costruisce solo insieme”.

Sviluppo e solidarietà

Altra iniziativa promossa dalla  Associazione sviluppo e solidarietà della Cia-Agricoltori, invece riguarda l’attività dell’Ong in Paraguay, Senegal, Mozambico. Il presidente della Cei cardinal Matteo Zuppi ha
ricevuto, nella sede arcivescovile di Bologna, la presidente della Associazione sviluppo e solidarietà della Cia-Agricoltori, Cinzia Pagni, accompagnata dal direttore generale Claudio Guccinelli e dal giornalista
Emilio Albertario. La presidente Pagni ha illustrato al Capo dei vescovi italiani l’attività dell’Ong in Paraguay, Senegal, Mozambico e le iniziative di agricoltura sociale avviate anche in Italia. “Il colloquio”, riferisce una nota, “durato circa 45 minuti, ha suscitato l’attenzione del cardinal Zuppi che ha apprezzato l’impegno e chiesto di rimanere informato sulle prossime iniziative dell’Ases in Italia e nel mondo”.

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