domenica, 22 Dicembre, 2024
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Gas. Stoccaggi ok. Tetto al prezzo e più rinnovabili

Proprio ieri, mercoledì 28 settembre, l’Italia ha raggiunto l’obiettivo del 90% degli stoccaggi di gas, in anticipo rispetto alla scadenza di fine autunno. Sicuramente una ottima notizia, soprattutto a valle degli “incidenti” ai due gasdotti Nord Stream 1 e 2 che fanno pensare al peggio se davvero risultassero frutto di boicotaggi russi, ma che ancora non ci mette al sicuro. Se, infatti, il prossimo inverno sarà particolarmente rigido o se la Russia darà seguito alle minacce di chiudere i rubinetti, tra febbraio e marzo potrebbe diventare necessario tagliare i consumi.

Il buon livello degli stoccaggi è stato reso possibile dalla sinergia tra Governo e Snam, con il supporto di Gse e Arera. “Tale risultato – ha dichiarato il ministro Cingolani – ci consente di puntare verso un obiettivo ancora più ambizioso, al quale lavoreremo nelle prossime settimane, volto a raggiungere il 92-93% di riempimento degli stoccaggi, così da garantire maggior flessibilità in caso di picchi sui consumi invernali”. Conferme della percorribilità di questa nuova strategia arrivano anche dall’ad di Snam, Stefano Venier: “Sul fronte degli stoccaggi siamo in una condizione buona. Questo ci consente di andare oltre”.

Resta il problema della stangata autunnale per gli ulteriori rincari delle bollette di luce e gas, sui quali si attende la comunicazione da parte dell’Autorità delle variazioni del prezzo dell’elettricità per il mercato tutelato. Secondo il presidente di Arera Stefano Besseghini, l’Ente regolatorio ha fatto il possibile per rendere la situazione flessibile, ma quelle che conteranno saranno le decisioni politiche: “L’urgenza delle decisioni è inalterata con la scadenza dell’anno termico. Andremo incontro a una variazione estremamente rilevante per i consumatori, che si inseriscono in un quadro rilevante di variazione di tutto il sistema. Gli interventi per tutelare i consumatori vulnerabili avranno un ruolo per cercare di mitigare impatti, ma sarà un ruolo marginale”.

Mettere un tetto, seppur temporaneo, alla volatilità dell’indice Ttf del gas è la soluzione sostenuta da Francesco Starace, Ceo di Enel: “Uno strumento fondamentale per ricondurre alla normalità il prezzo del gas che oggi è assolutamente sconnesso dal suo effettivo valore”. Per questo augura che l’Europa arrivi presto a definire questa misura, ma anche che si adotti, come negli altri Paesi, lo strumento delle garanzie pubbliche per supportare il sistema bancario nell’erogazione di liquidità alle imprese del settore energetico, alle prese con problemi di circolante.

La diversificazione degli approvvigionamenti resta la via maestra per non essere più ricattabili, ma senza rigassificatori queste politiche potrebbero risultare nulle: “I grandi contributori di gas prima della crisi erano Russia, Algeria e una parte della Norvegia e il Tap -. ha sottolineato Claudio Descalzi, ceo di Eni -. Quest’anno, oltre all’Algeria anche la Norvegia arriverà già a 4 miliardi. Poi si sono aperti capitoli da zero come Egitto, Qatar, Nigeria, Angola, Congo, Indonesia e Mozambico. Servono però rigassificatori, che oggi sono completamente saturi visto che sul 2022 avremo già 10 miliardi addizionali di gas, che nel 2023 diventeranno 17,6 miliardi, di cui 7 da Lng che devono trovare posizionamento”.

Le vere soluzioni a tutti problemi, ha detto l’amministratore delegato di Terna, Stefano Donnarumma, possono solo venire da un massiccio programma di investimenti in rinnovabili e nello sviluppo della capacità di accumulo di grande taglia della produzione del fotovoltaico, strutturalmente sovrabbondante di giorno, per restituirla nelle ore serali e notturne. Nel nuovo mix energetico del Paese, però, non può mancare, secondo Nicola Monti, ad di Edison, anche il nucleare: “Il tema va rimesso in agenda. Bisogna continuare a investire in modo selettivo nella diversificazione”, perché il gas naturale dalla Russia rappresenta solo “il 7% del nostro portafoglio e dall’anno prossimo sarà sostituito con gas naturale liquefatto in arrivo dagli Stati Uniti”.

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