Secondo le dichiarazioni di Mr Radhi Meddeb, Presidente del Centre Financier aux entreprises la crescita dell’inflazione in TUNISIA e’ soprattutto legata alla veloce crescita dei c.d. prezzi liberi, che riguardano oltre il 73% dei beni e servizi scambiati, a fronte del 23% di beni e servizi con prezzi amministrati o regolamentati dal Governo. I
prezzi dei beni amministrati sono cresciuti solo dello 0,5% mentre i prezzi dei beni non regolamentati di ben il 14% nel corso del 2022. L’inflazione ha raggiunto nel mese di agosto 2022 il tasso del 8,6%, il piu’ alto da oltre 36 anni. A fronte di tale situazione e’ prevista una forte stretta del credito da parte della Banca centrale tunisina: questo potrebbe portare ad una battuta di arresto l’economia locale che stava lentamente riprendendosi dagli effetti di rallentamento post COVID. D’altro canto sono in arrivo 50 milioni di dollari che verranno erogati tramite una linea di credito in fase di definizione da parte della Banca Mondiale , proprio per agevolare l’accesso al credito delle PMI tunisine in questo contesto caratterizzato da incertezze ma grandi potenzialità, ha dichiarato Mr Faouzi Arfaoui, Direttore Finanziario della Banca Centrale di TUNISIA– BCT.
(ITALPRESS).