venerdì, 22 Novembre, 2024
Economia

Coldiretti: consumatori a caccia di prezzi bassi. Aziende agricole il 34% lavora a reddito negativo

Gli italiani a caccia dei prezzi più bassi, uno slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti. È quanto emerge dalla ricerca della Coldiretti, che rileva come: “Più di un italiano su due (51%) taglia la spesa nel carrello a causa dell’aumento record dei prezzi trascinato dai rincari energetici e dagli effetti della guerra in Ucraina che riduce il potere d’acquisto dei cittadini”.

Acquisti ridotti e qualità giù

Un altro 18% di cittadini dichiara inoltre di aver ridotto la qualità degli acquisti, costretto ad orientarsi verso prodotti low cost per arrivare a fine mese, mentre un 31% di cittadini non ha modificato le abitudini di spesa.

La ricerca di prezzi bassi

“Gli italiani”, commenta la Coldiretti, “vanno a caccia dei prezzi più bassi anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti”. Accanto alla formula tradizionale del 3×2 ed ai punti a premio, osserva l la Coldiretti, si sono moltiplicate e differenziate le proposte delle diverse catene per renderle meno confrontabili tra loro e più appetibili ai clienti: dalle vendite sottocosto che devono seguire regole precise ai buoni spesa.

Il crollo di frutta e verdura

La situazione varia naturalmente da prodotto a prodotto con gli italiani che, puntualizza la Coldiretti, hanno tagliato ad esempio gli acquisti di frutta e verdura che crollano nel 2022 dell’11% in quantità rispetto allo scorso anno scendendo a 2,6 milioni di tonnellate, su valori minimi da inizio secolo, sulla base dei dati Cso Italy/Gfk Italia nel primo semestre. A pesare è stato l’aumento dei prezzi che sono rincarati al dettaglio per gli ortaggi del 12,4% e per la frutta dell’8,3% anche se nelle campagne sono riconosciuti valori che non coprono sempre i costi di produzione con i raccolti falcidiati da grandine e siccità, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat ad agosto. “Un taglio”, sostiene la Coldiretti, “destinato nel tempo ad avere un impatto anche sulla salute se si considera che è di 400 grammi per persona la soglia minima di frutta e verdure fresche da mangiare in più volte al giorno, raccomandato dal Consiglio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per una dieta sana”.  Sale la povertà alimentare “Ma a rischio alimentare ci sono soprattutto gli oltre 2,6 milioni di persone che in Italia”, evidenzia Coldiretti, “sono costrette a chiedere aiuto per mangiare con i pacchi dono o nelle mense di carità e rappresentano la punta dell’iceberg delle difficoltà in cui rischia di trovarsi un numero crescente di famiglie a causa dell’inflazione spinta dal carrello della spesa per i costi energetici e alimentari”.

Maltempo, siccità e guerra

L’esplosione di costi, evidenzia la Confederazione, ha un impatto devastante dal campo alla tavola, in un momento in cui prima la siccità e poi il maltempo ha devastato i raccolti con perdite stimate a 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione nelle campagne, calcola la Coldiretti, “dove più di 1 azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività e ben oltre 1/3 del totale nazionale delle imprese agricole (34%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei rincari”.

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