Cinque bambini al giorno muiono nel conflitto scatenato dall’aggressione russa all’Ucraina. Il 16% ha meno di 5 anni. Secondo Save the Children, presente in Ucraina dal 2014, il totale finora accertato delle piccole vittime ucraine è di 942. 356 hanno perso la vita e 586 sono state feriti, ma secondo l’ONU il numero totale è probabilmente molto più alto. Non si conosce l’età esatta di tutti i bambini coinvolti, ma quel che l’Alto commissariato Onu per i diritti umani (Acnur) sa per certo è che la maggior parte delle vittime infantili accertate sono legate all’uso di armi esplosive in aree urbane popolate. Tra quelli sopravvissuti, milioni sono stati costretti a fuggire dalle loro case. Si stima che 3,1 milioni di minori vivano come rifugiati nei Paesi vicini e 3 milioni circa siano sfollati all’interno dell’Ucraina. Secondo il rapporto Unicef pubblicato a giugno “si tratta di una catastrofe di portata e velocità mai viste dalla Seconda guerra mondiale”: due piccoli su tre vivono da sfollati.
In alcune zone del Paese i bambini stanno crescendo in prima linea perché questa guerra trasforma le aree urbane in campi di battaglia, distrugge le infrastrutture necessarie a garantire l’accesso a cibo e acqua indispensabili per vivere, causa morti e feriti gravi che vedranno la loro vita segnata per sempre. Per fare solo un esempio, a Kharkiv i bombardamenti incessanti hanno danneggiato più di 600 edifici solo nel primo mese di guerra, compresi asili, scuole e strutture sanitarie.
L’Ucraina rischia di trasformarsi in un cimitero di bambini
“Anche se i bambini in Ucraina non hanno nulla a che fare con le cause della guerra – commenta Sonia Khush, Direttrice di Save the Children in Ucraina – sono quelli più colpiti. Crescono al suono delle bombe e dei bombardamenti, alla vista delle loro case distrutte, delle scuole danneggiate e dei loro amici e familiari uccisi o feriti”. “I bambini hanno bisogno di qualcosa di più degli aiuti umanitari – prosegue la Khush -, hanno bisogno di speranza. Senza un sostegno adeguato e un’immediata cessazione delle ostilità, l’Ucraina non solo diventerà un cimitero per un numero ancora maggiore di bambini, ma anche per le loro speranze e i loro sogni”.
Papa Francesco: chi guadagna dalla guerra è un criminale
Ma l’infanzia rubata ai piccoli ucraina non si limita alle ferite del corpo e dell’anima. L’Unicef denuncia pericoli d’ogni tipo, compresi abusi e forme varie di tratta. “Questi bambini hanno urgente bisogno di sicurezza, stabilità, servizi di protezione dell’infanzia e supporto psicosociale, soprattutto coloro che sono non accompagnati o sono stati separati dalle famiglie. Ma più di ogni altra cosa, hanno bisogno di pace”.
È in questo scenario che vanno inserite le parole di Papa Francesco al termine dell’ultima udienza generale: “Tanti feriti, tanti bambini ucraini e bambini russi sono diventati orfani. La orfanità non ha nazionalità, hanno perso il papà o la mamma. Siano russi, siano ucraini. Penso a tanta crudeltà a tanti innocenti che stanno pagando la pazzia di tutte le parti. E nessuno che è in guerra può dire: ‘No, io non sono pazzo’”. “Pensiamo a questa realtà e diciamoci l’un l’altro – ha voluto ribadire il Pontefice -, la guerra è una pazzia. Coloro che guadagnano con la guerra e il commercio delle armi sono delinquenti che ammazzano l’umanità”.