lunedì, 1 Luglio, 2024
Società

Confartigianato: condannati da una pubblica amministrazione inefficiente. Ultimi in Ue, tempo e soldi sprecati in cavilli e code

Italia fanalino di coda nell’Ue insieme con Romania, Bulgaria e Grecia. Ma scivoliamo addirittura in 26° posizione, preceduti soltanto dalla Grecia, per la fiducia che i nostri connazionali ripongono nella Pubblica Amministrazione.
Nel 2022 l’Italia è finita al 24° posto tra i Paesi dell’Unione europea per il grado di soddisfazione dei cittadini verso i servizi pubblici.

Niente rivoluzione digitale

Lo rileva un report di Confartigianato sul livello di efficienza degli enti pubblici dal quale emerge che sulla bassa qualità dei servizi della Pa influisce uno scarso utilizzo delle tecnologie digitali: solo il 28% delle amministrazioni locali consente agli utenti di completare on line le pratiche amministrative e, se richiesto, di effettuare il pagamento via web. Una quota che sale al 35% nel Centro-Nord mentre crolla al 13% nel Mezzogiorno.

La fitta rete di cavilli inutili

Record negativo del Sud anche per la qualità delle istituzioni nelle 234 regioni europee: la peggiore è risultata la regione rumena di Bucarest Ilfov, seguita da Calabria e Campania.
“L’innovazione tecnologica non sembra dunque aver migliorato la burocrazia”, osserva la Confartigianato, “Siamo sempre alle prese con cavilli, file agli sportelli, complicazioni che ‘rubano’ 238 ore l’anno agli imprenditori italiani soltanto per occuparsi degli adempimenti fiscali”.

Più code e tempo sprecato

“E così”, segnala Confartigianato, “nel pieno della transizione digitale aumentano le difficoltà di relazione con gli uffici pubblici”.
La quota di cittadini in coda per oltre 20 minuti agli sportelli dell’anagrafe dei Comuni è del 28,4%, undici punti in più rispetto al 17,4% di dieci anni prima. “E anche in questo caso ad attendere più a lungo sono i residenti nel Mezzogiorno, con una quota del 31,8% in fila per più di 20 minuti per espletare pratiche all’anagrafe”.

Peggiorati servizi e qualità

Le cose non sono migliorate durante la pandemia. Secondo il rapporto di Confartigianato “Il 31,6% dei cittadini che da maggio 2020 a gennaio 2022 si sono rivolti a un ufficio pubblico, pari a circa 6,3 milioni di persone, ha espresso insoddisfazione o ha constatato un peggioramento della qualità dei servizi offerti dalla Pa, sia a causa del ritardo nell’erogazione di servizi on line (indicato dal 73,6%) che dall’impreparazione del personale nella gestione di questi servizi (77%)”.

Le proposte ai partiti

“Una Pa efficiente, capace di stare al passo con gli imprenditori”, sottolinea il Presidente di Confartigianato Marco Granelli, “è una delle priorità che abbiamo indicato nel nostro Manifesto alle forze politiche che si candidano a guidare il Paese. E’ fondamentale per favorire lo svolgimento delle attività economiche ed essere attrattivi anche per gli investitori”.

Pnrr speranza di cambiamento

“Le risorse messe in campo dal Piano nazionale di Ripresa sono una occasione da non perdere”, prosegue Marco Granelli, “per le necessarie riforme di semplificazione e per costruire un sistema improntato all’affermazione concreta della sussidiarietà nelle relazioni della PA con le imprese ed i cittadini. Digitalizzazione, interoperabilità e standardizzazione delle procedure sono gli ingredienti fondamentali per una vera innovazione della Pa”.

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