Il testosterone non e’ solo l’ormone della virilita’, ma protegge il cuore e le ossa. “Non tutti sanno che il testosterone aumenta la densita’ ossea, aiuta il fegato a produrre enzimi e sintetizzare le proteine, migliora il metabolismo dei grassi, incrementa il livello di colesterolo buono ed abbassa i livelli di quello cattivo. Contribuisce alla produzione di globuli rossi e interviene nei processi cognitivi, in particolar modo su memoria e concentrazione” spiega Ferran García, Direttore dell’Unita’ di Andrologia di Institut Marque’s. Il testosterone nell’uomo ha l’effetto positivo che l’estrogeno ha sulle donne. Se e’ al di sotto della norma, aumenta il rischio di problemi cardiovascolari e di osteoporosi: “Quando si verifica un calo dei livelli di testosterone il corpo invia delle chiare avvisaglie, perlopiu’ ignorate – spiega Ferran García -. Si consulta l’andrologo solo quando diminuisce il rendimento sessuale, cala il desiderio o si presenta una disfunzione erettile. Eppure i sintomi da tenere sotto controllo sono anche altri, soprattutto se si presentano insieme o in anticipo rispetto all’andropausa”.
Secondo l’esperto i cinque sintomi da tenere sotto controllo sono pulsioni sessuali ridotte e disfunzione erettile; stanchezza cronica, apatia, disturbi del sonno e variazioni dell’umore; massa muscolare e densita’ ossee ridotte; aumento del grasso corporeo, perdita di peli e capelli; anemia. A partire dai 30 anni il testosterone cala dell’1% ogni anno. La causa non e’ altro che il passare del tempo che innesca il deterioramento delle cellule di Leydig del testicolo (chiamate alla produzione di testosterone attraverso lo stimolo della ghiandola dell’ipofisi). Ma il livello di testosterone non diminuisce solo a causa dell’eta’. Ci sono altri fattori che influiscono, tra cui: l’obesita’, il diabete, le patologie che colpiscono l’ipofisi o ghiandola pituitaria che provocano un deficit di questo ormone. (ITALPRESS).