venerdì, 27 Dicembre, 2024
Salute

Premiati vincitori “Sham-Federsanità” 2018

L’impiego delle tecnologie nell’assistenza domiciliare all’ASL VCO di Verbano-Cusio-Ossale; la riduzione dei tempi di attesa nella gestione sinistri all’AUSL Bologna e il tracciamento informatico per la cura delle lesioni cutanee all’Azienda USL Toscana Sudest: questi progetti premiati nella cornice di Forum Risk Management di Firenze. In occasione della 13a edizione di Forum Risk Management in Sanità sono stati premiati i vincitori 2018 del “Premio Sham per la prevenzione dei rischi”. “Si tratta di un’iniziativa unica in Italia – spiega il manager di Sham Italia Christophe Julliard – che assieme alle due iniziative gemelle in Francia e in Spagna, raccoglie i progetti di prevenzione in corso nelle aziende sanitarie pubbliche con il fine di promuovere a livello nazionale ed europeo le migliori pratiche locali per la sicurezza delle cure e per diffondere la cultura della prevenzione”. La terza edizione del premio, realizzata come le precedenti grazie alla collaborazione di Federsanita’ ANCI, ha visto la partecipazione di 31 progetti presentati da 22 Aziende Sanitarie in ben 9 Regioni italiane. I vincitori 2018 sono: ASL VCO Verbano-Cusio-Ossola con il progetto “Utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC): per deospedalizzare i pazienti con malattia renale cronica”; AUSL Bologna con il progetto “Lean management nella gestione aziendale del sinistro: analisi e riprogettazione del work flow per la minimizzazione del lead time”; Azienda USL Toscana Sudest, con il progetto “Miglioramento della qualità dell’assistenza dei cittadini portatori di lesioni cutanee attraverso l’impiego di una applicazione elettronica ad uso multi-interdisciplinare in tutti i setting assistenziali”.

“Favorire iniziative che puntino alla qualità dei servizi nelle strutture sanitarie e’ una missione sostanziale per Federsanita’ ANCI – spiega la dottoressa Tiziana Frittelli, direttore generale della Fondazione Policlinico Tor Vergata e presidente di Fadersanita’ Anci – per migliorare i processi clinici, i percorsi diagnostici terapeutici, l’erogazione e l’accesso tempestivo alle cure appropriate e una comunicazione con il paziente che sia umana e non solo formale. La risposta di cosi’ numerose Aziende sanitarie è un segnale di grande entusiasmo che racconta l’apertura intellettuale e il livello di preparazione professionale degli operatori coinvolti nelle varie strutture in ambito di prevenzione e gestione del rischio”.

“Attraverso il premio Sham – sottolinea la Risk Manager della Mutua Anna Guerrieri – sono i medici, gli infermieri e i tecnici sanitari a parlare in prima persona, raccontando il continuo percorso di miglioramento che viene svolto da chi, ogni giorno, si impegna per rendere le cure più sicure”. “Il Premio Sham ha inciso in maniera significativa sulle nostre capacità di erogazione delle cure per i pazienti assistiti a domicilio e sottoposti a ventilazione e nutrizione artificiali” racconta il dottor Vincenzo De Filippis, Direttore U.O. Rischio Clinico e Qualita’ dell’Azienda Sanitaria di Bari che ha vinto l’edizione 2017. “In seguito alla partecipazione – continua il dottor De Filippis – abbiamo potuto reinvestire il premio in denaro nell’acquisizione di un manichino per l’esercitazione del personale infermieristico dedicato ad oltre 200 pazienti affetti da SLA e di altri 100 con gravi problemi respiratori. Lo strumento di formazione, molto apprezzato soprattutto dai giovani infermieri appena assunti, ha permesso loro di impratichirsi nelle difficili operazioni del cambio di canula, cambio di peg e procedure di respirazione cardio-respiratoria, aumentando, di conseguenza, la loro competenza al servizio dei pazienti”. Ai tre progetti vincitori una Menzione Speciale e’ stata assegnata alla AUSL Bologna in virtù di ben 4 progetti presentati. I tre progetti vincitori hanno ricevuto un premio in denaro di 6mila euro, da reinvestire nella prosecuzione del progetto presentato. “In questo modo – conclude Christophe Julliard – intendiamo non solo valorizzare un percorso di prevenzione ma avviare anche un circolo virtuoso di riduzione del rischio e di miglioramento nei processi che duri nel tempo”. (Italpress).

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