Continua la pressione delle truppe russe in Ucraina. Ora avrebbero il controllo di altri due insediamenti nel Donbass. Kiev chiede che si acceleri sulla nuova fornitura di armi mentre attende la decisione del Consiglio europeo in merito al suo percorso di avvicinamento all’Ue. Secondo lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, le truppe russe hanno conquistato gli insediamenti di Loskutivka e Ray-Oleksandrivka, a sud di Severodonetsk, nel Donbass. Inoltre, l’esercito di Mosca, sempre secondo le fonti ucraine, “conduce operazioni d’assalto per stabilire il controllo sull’insediamento di Syrotyne” e si prepara per “la forzatura del fiume Siversky Donets”.
Secondo l’analisi dell’intelligence britannica, dal 19 giugno le forze russe “probabilmente sono avanzate per oltre cinque chilometri” verso la città di Lysychansk, nel Donbass. “Alcune unità ucraine si sono ritirate, probabilmente per evitare di essere accerchiate”, aggiunge l’intelligence britannica nell’ultimo aggiornamento diffuso dalla Difesa del Regno Unito. Per Londra, il miglioramento delle prestazioni della Russia in questo settore “è probabilmente il risultato del recente rafforzamento delle unità e della forte concentrazione del fuoco”. “Le forze russe – si legge ancora – stanno mettendo la sacca di Lysychansk-Sieverodonetsk sotto una pressione crescente con questa avanzata strisciante ai margini dell’area urbana. Tuttavia, gli “sforzi per ottenere un accerchiamento più profondo” per prendere la parte occidentale dell’oblast di Donetsk “rimangono in stallo”.
L’offensiva nell’area prosegue. “Nel Donbass – ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un videomessaggio – ci sono massicci attacchi aerei e di artiglieria. L’obiettivo degli occupanti in questa direzione rimane lo stesso: vogliono distruggere l’intero Donbass passo dopo passo. Lysychansk, Slovyansk, Kramatorsk: mirano a trasformare qualsiasi città in Mariupol”, ha affermato. “Ecco perché – ha aggiunto — evidenziamo ripetutamente l’accelerazione delle forniture di armi all’Ucraina. Sul campo di battaglia è necessaria al più presto la parità per fermare questa armata diabolica e spingerla oltre i confini” del Paese.
Intanto oggi e domani si riunisce il Consiglio europeo. Sul tavolo c’è anche la domanda di adesione all’Ue dell’Ucraina, oltre a quelle di Moldavia e Georgia. Kiev da Bruxelles si aspetta al più presto buone notizie in merito allo status di candidato. Per assicurarsi un esito positivo, Zelensky ha contattato uno per uno i leader europei, parlando con ben undici di loro nell’ultimo giorno (compresa la presidente della Moldavia, che pure ha intrapreso il percorso di avvicinamento all’Ue), così come reso noto dallo stesso presidente ucraino. “Dobbiamo fornire il massimo supporto al nostro Stato”, ha detto Zelensky, che ha promesso di continuare questa “maratona telefonica” in attesa della decisione “chiave”.