ROMA (ITALPRESS) – Dopo sette mesi di ora legale, la notte scorsa e' tornata l'ora solare: alle ore 3.00 si sono spostate un'ora indietro le lancette degli orologi. L'ora legale sara' di nuovo in vigore dal prossimo 29 marzo 2020. Secondo le stime preliminari registrate da Terna dal 31 marzo 2019, grazie proprio a quell'ora quotidiana di luce in piu' che ha portato a posticipare l'uso della luce artificiale, l'Italia ha risparmiato complessivamente 505 milioni di kilowattora (quanto il consumo medio annuo di elettricita' di circa 190 mila famiglie), un valore corrispondente a minori emissioni di CO2 in atmosfera per 250 mila tonnellate. Considerando che nel periodo di riferimento un kilowattora e' costato in media al cliente domestico tipo (secondo i dati dell'Arera) circa 20 centesimi di euro al lordo delle imposte, il risparmio economico per il sistema relativo al minor consumo elettrico nel periodo di ora legale per il 2019 e' pari a circa 100 milioni. Nei mesi di aprile e ottobre si e' registrato, come di consueto, il maggior risparmio di energia elettrica. Cio' e' dovuto al fatto che questi due mesi hanno giornate piu' "corte" in termini di luce naturale, rispetto ai mesi dell'intero periodo. Spostando in avanti le lancette di un'ora, quindi, si ritarda l'utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attivita' lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Nei mesi estivi come luglio e agosto, invece, poiche' le giornate sono gia' piu' lunghe, l'effetto "ritardo" nell'accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attivita' lavorative sono per lo piu' terminate, e fa registrare risultati meno evidenti in termini di risparmio di elettricita'. Dal 2004 al 2019, secondo i dati elaborati da Terna, il minor consumo di elettricita' per il Paese dovuto all'ora legale e' stato complessivamente di circa 9,6 miliardi di kilowattora e ha comportato in termini economici un risparmio per i cittadini di oltre 1 miliardo e 650 milioni. (ITALPRESS). sat/com 27-Ott-19 11:46