A salire sulle barricate sono ora i camionisti. Per loro il caro gasolio è un problema di sopravvivenza perché il carburante ha avuto rincari stellari, un pieno è passato da 600 euro a mille euro. Situazione, dicono, insostenibile per questo ci sarà il blocco dei trasporti.
Subito impegni concreti
“Senza risposte positive da parte del Governo, daremo il via a iniziative di protesta, fermo compreso, naturalmente nel rispetto della legge”, l’annuncio arriva dalle principali associazioni di autotrasporto, a partire dalla Cna Fita, riunite nella sigla Unatras che ha tenuto il comitato esecutivo. Un primo segnale positivo di disponibilità è arrivato dalla sottosegretaria ai trasporti
Teresa Bellanova. Ma gli autotrasportatori chiedono impegni concreti e immediati
Rischio fermo dei trasporti
“Dichiariamo la mobilitazione. Se non ci saranno risposte la categoria si fermerà perché è a rischio la sopravvivenza delle imprese”, annuncia la Confederazione Nazionale degli Artigiani che spiega
“Per rendere chiara l’idea alla gente diciamo subito che il pieno di un camion è passato da 600 euro a mille. E siamo anche all’assurdo”, osserva Luca Bocchini della Confartigianato trasporti, “che chi ha comprato camion di ultima generazione, meno inquinanti e che si muovono col metano liquido, qualcuno si vede costretto a tenerli fermi. Perché questo carburante da 0,90 centesimi ha toccato punte di oltre 2 euro e 70”.
“Padroncini” alla riscossa
Il 90 per cento delle merci che si spostano avviene tutto su gomma. E il settore del trasporto vive per le piccole imprese i cosiddetti “padroncini” che assicurano le merci sull’intera penisola. Oggi la loro protesta ha ottenuto con le sigle sindacali e di categoria l’apertura di una spiraglio di trattativa con il Governo. “Giudichiamo in maniera molto positiva il proseguimento del confronto con la viceministra Bellanova”, commenta Unatras, l’Unione nazionale delle associazioni dell’autotrasporto merci, “con l’auspicio che il Governo sia ormai consapevole della grave situazione e che il vertice sia più produttivo rispetto al passato, anche recente”.
Attesa per le proposte
“Ascolteremo quindi con interesse e senso di responsabilità”, prosegue la nota di Unatras, “le proposte che la viceministra porterà sul tavolo della trattativa, ribadendo la necessità di intervenire a livello economico e legislativo”.