Nel Piano nazionale di Ripresa non solo infrastrutture ma una nuova sanità, con fondi per l’assistenza domiciliare, e sostegni per non autosufficienza e disabilità. È il programma di iniziative discusse, con
il Ministro Speranza, da Cgil, Cisl, Uil, e le rispettive categorie.
Assistenza territoriale
“L’incontro ha permesso di ristabilire un serrato confronto sullo stato di attuazione del Pnrr”, raccontano i sindacati, “In particolare si tratta di adeguare progressivamente e stabilmente il finanziamento della
sanità e di accelerare e orientare gli interventi per il potenziamento dell’assistenza territoriale, la cui debolezza, da tempo denunciata di fronte al dilagare di ‘un’altra epidemia’, quella delle malattie
croniche e della non autosufficienza (come la definisce l’Oms), è stata causa di tanti problemi e di sofferenze anche durante l’emergenza pandemica”.
I problemi da risolvere
Con il Ministro Speranza, spiegano Confederazione, Fp e Spi, si è convenuto che il confronto, per il quale nelle prossime ore sarà fissato un calendario di incontri, dovrà intanto proseguire su tre nodi.
“Il primo è il Decreto Ministeriale (cosiddetto “DM 71”) per definire requisiti e standard organizzativi, strutturali e di personale dell’assistenza socio sanitaria territoriale, e su un attento monitoraggio degli investimenti regionali in corso per Case della Comunità, Assistenza Domiciliare Integrata, Ospedali di Comunità. Sono strutture e attività del distretto socio sanitario che devono restare pubbliche e integrarsi con gli interventi sociali”.
“Il secondo”, proseguono, “è quello riguardante il personale, fondamentale per realizzare i progetti e qualsiasi innovazione e rilancio del Ssn Occorre recuperare le gravi carenze di organico, adeguare il fabbisogno formativo, lanciare piani di assunzione e stabilizzazione e quindi stanziare adeguati finanziamenti, ben oltre il termine del Pnrr (anno 2026), per rendere strutturali le misure. Il confronto”, si sottolinea, “riguarda tutte le diverse figure che compongono il ricco mosaico delle professionalità sanitarie e sociali, e deve riguardare anche un nuovo ruolo dei Medici di Medicina Generale interno al Ssn”.
Disabilità e non autosufficienza
Terzo tema al centro del confronto saranno “le diverse riforme e investimenti del Piano , riferiti in particolare alle persone con disabilità e agli anziani non autosufficienti, che stanno coinvolgendo diversi Ministeri, Regioni e Comuni e che vanno ora integrati e armonizzati tra loro, per offrire un nuovo sistema di welfare facilmente accessibile, ad alta integrazione fra sociale e sanità, che promuova la salute, l’autonomia possibile e superi ogni forma di istituzionalizzazione delle persone vulnerabili, anziane non autosufficienti e disabili. Per questo”, aggiungono in conclusione Cgil, Fp e Spi, “il Ministro si è impegnato ad attivare un confronto presso la Presidenza del Consiglio”.