Per l’esercito dei 350 mila precari della pubblica amministrazione si profila la stabilizzazione. E quanto annuncia la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti. “Ci auguriamo che l’emendamento presentato
da più gruppi parlamentari al decreto Milleproroghe venga approvato così da poter prorogare i processi di stabilizzazione dei precari della PA avviati con il decreto Madia”.
PA grandi cambiamenti
Per la dirigente sindacale “le Pubbliche Amministrazioni, nei prossimi anni, saranno protagoniste di una stagione straordinaria di cambiamenti grazie al Pnrr e al ruolo strategico che gli è stato consegnato”.
“Questi cambiamenti”, sottolinea l’esponente della Cgil, “saranno possibili solo grazie alla professionalità e all’impegno di lavoratrici e lavoratori, grazie alla valorizzazione di chi è già dipendente e grazie alle nuove assunzioni programmate per i prossimi anni”.
I numeri dei precari
Su 340.116 dipendenti pubblici precari 176.775 sono insegnanti. Si tratta di supplenti annuali, iscritti in terza fascia, chiamati a lavorare nelle scuole di ogni ordine e grado e nei conservatori ogni volta che si libera un posto. Anche nelle forze armate e di polizia ci sono molti precari: in questo caso si tratta di volontari e allievi
(rispettivamente 32.217 e 5.460 unità). In termini percentuali, gli statali con contratto precario sono più numerosi rispetto a chi è assunto con contratto a tempo indeterminato sono gli istituti di formazione musicale (30%) e gli enti di ricerca, dove si arriva al 28,4%. Anche nelle forze armate il 22,3% dei lavoratori ha un contratto a termine. Sono invece molto pochi nei ministeri, solo l’1%. Mentre non ce ne sono nella magistratura, nella carriera diplomatica, in quella prefettizia e penitenziaria. I dipendenti pubblici precari sotto la media nella sanità, il 7%, e nelle regioni ordinarie, il 9%.
Stabilizzare per crescere
“Per questo”, commenta la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti, “riteniamo fondamentale dare stabilità all’occupazione negli Enti, sfruttare l’esperienza e la competenza maturata dai lavoratori in questi anni, attraverso la prosecuzione dei processi di stabilizzazione già avviati dal decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75”.
“Stabilizzare i precari delle Pubbliche Amministrazioni deve essere una priorità per realizzare il Pnrr, auspichiamo”, conclude la segretaria confederale della Cgil, “che tale emendamento possa diventare norma”.