Uno spray al posto della iniezione. È l’innovazione per il vaccino antinfluenzale che piace ai medici, personale sanitario e soprattutto ai bambini che devono essere immunizzati. Il metodo spray che manda in pensione – almeno per la dose antinfluenzale – ago e siringa, mette tutti d’accordo, soprattutto i genitori che si sono dichiarati pronti anche per altre vaccinazioni ad adoperare il metodo spray. Il progetto è attuato in Lombardia e, secondo uno studio coordinato da ricercatori dell’Ospedale dei Bambini “Vittore Buzzi” di Milano pubblicato sull’Italian Journal of Pediatrics, promuove in modo indolore la prima esperienza di immunizzazione contro l’influenza con il vaccino spray.
L’innovazione che piace
A rispondere alla ricerca e misurare il grado di soddisfazione sono stati 3.226 bambini e ragazzi dai 2 ai 17 anni vaccinati in sei centri di Milano. A loro sono stati somministrati il vaccino tetravalente a virus vivo attenuato (Laiv) spray. La ricerca è proseguita poi nell’arco di uno a tre mesi con l’esame di alcuni dati sensibili. I genitori sono stati intervistati per avere informazioni su eventuali reazioni avverse e per ottenere un giudizio sull’esperienza con la nuova modalità di vaccinazione. Gli eventi avversi si sono presentati per il 24,8% dei bambini, ma solo nell’1,3% dei casi erano di particolare entità. Il più comune evento avverso è la rinite (52,5%), seguito da febbre (24,4%) e malessere generale (9,3%). I bambini più piccoli avevano un rischio leggermente più alto di disturbi dopo la vaccinazione.
Il grado di soddisfazione
L’83,3% dei genitori si è dichiarata molto soddisfatta e anche per il futuro la vaccinazione spray sarebbe la preferita rispetto alla tradizionale iniezione. Ancora più alta la soddisfazione tra i sanitari: oltre il 93% giudica l’esperienza eccellente e che meritava di essere ripetuta.