Green Pass obbligatorio per tutto il personale scolastico e obbligo di vaccino per amministrativi e addetti, anche esterni, che si occupano dei pasti e delle pulizie nelle RSA. Lo ha stabilito l’ultimo Consiglio dei ministri che ha dato il via libera al decreto legge “per fronteggiare l’emergenza da Covid-19 in ambito scolastico, della formazione superiore e socio sanitario – assistenziale”, fino al 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza.
Previste anche sanzioni, dai 400 ai 1.000 euro, per i trasgressori, sia per chi non sarà in possesso delle certificazioni sia per chi deve effettuare i controlli. Saranno, infatti, i dirigenti scolastici e i rispettivi datori di lavoro per il personale esterno a dover verificare il rispetto delle prescrizioni da parte di chiunque acceda alle strutture indicate motivato da ragioni di servizio o di lavoro. La disposizione, però, “non si applica ai bambini, agli alunni e agli studenti nonché ai frequentanti i sistemi regionali di formazione, ad eccezione di coloro che prendono parte ai percorsi formativi degli Istituti tecnici superiori” e “ai soggetti esenti dalla campagna”.
LE PROSSIME ESTENSIONI
Il governo fa un altro piccolo passo in avanti per estendere gradualmente l’obbligo di green pass nel mondo del lavoro, lasciando, però, intendere che già dalla prossima settimana potrebbero esserci ulteriori ampliamenti delle misure, senza tuttavia convocare ancora quella cabina di regia promessa da Draghi ai leader politici. Tra le prossime categorie cui potrebbe essere richiesto il pass obbligatorio ci sono i lavoratori nei settori in cui oggi bisogna esibire il certificato (camerieri e ristoratori, autisti dei trasporti pubblici, gestori dei locali, etc.), ma anche quelli a contatto con il pubblico (a esempio i supermercati). Si ragiona poi sull’estensione del pass a tutti i dipendenti della Pa e per ultimo al settore privato.
LE REAZIONI POLITICHE
A richiedere una maggiore estensione dell’obbligo sono in molti. “Adesso è necessario estendere rapidamente l’obbligo del certificato verde per tutti i luoghi di lavoro”, sottolinea Mauro Lusetti, presidente dell’Alleanza delle Cooperative. ”Estendere il green pass a tutti i lavoratori a contatto con il pubblico”, aggiunge il presidente della Fondazione Italia in Salute, Federico Gelli. “Abbiamo questi 200 miliardi dell’Ue da spendere, non possiamo permetterci per giochi politici di fermare il Paese – ha detto a Radio Anch’io il segretario del Pd Enrico Letta parlando di Green Pass – la grande maggioranza del Paese vuole ripartire. Chiedo al governo di andare avanti nell’estensione del green pass nel pubblico e nel privato”. Anche, Giuseppe Conte, commentando le posizioni della Lega sul Green pass e sui vaccini, auspica una nuova apertura: “Spero che non ci siano altri temi di divisione nella maggioranza”. Salvini, dal canto suo, sembrerebbe aver accettato l’allargamento della certificazione verde ad altri ambiti, a patto che siano previsti indennizzi per chi denuncia effetti collaterali gravi legati al vaccino, risarcimenti in realtà già previsti. Chi rimane, invece, irremovibile sulle proprie posizioni è Giorgia Meloni: “Il Green Pass è una misura vessatoria e inutile, non ferma il contagio ma introduce surrettiziamente l’obbligo di vaccinazione”, aggiungendo a Tg2 Post: “Non sono No Vax, ma nemmeno cretina”.