Dal 10 agosto è on line, per ora in forma sperimentale, il Portale “inPA”, la piattaforma digitale dove si incroceranno domanda e offerta di lavoro pubblico. Da un lato si potrà inserire il proprio curriculum – funzione già operativa -, dall’altro si potranno monitorare i bandi concorsuali e gli avvisi delle amministrazioni su una mappa interattiva georeferenziata, inviare la domanda, pagare il contributo di partecipazione attraverso PagoPA e seguire le procedure di selezione dall’avvio alla pubblicazione delle graduatorie finali. Si avrà accesso anche ai tirocini formativi o alle procedure fast track previste dal PNRR o ancora alle esperienze di mobilità tra amministrazioni UE. Dall’altra parte, le amministrazioni potranno inserire i propri fabbisogni di competenze in modo da rendere facilmente identificabili le posizioni più aderenti al proprio curriculum.
Uno strumento per la ricerca di professionalità utili alla realizzazione del PNRR
A permettere questa rivoluzione è stato il Decreto Reclutamento nella PA, cosiddetto “Brunetta” (convertito con la legge n. 113 del 6 agosto 2021), inserito nel PNRR, che introduce nuovi percorsi più veloci per selezionare i profili tecnici e gestionali necessari alla realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il Decreto stabilisce che per i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato si applichi la riforma dei concorsi pubblici, che prevede la valutazione dei titoli per le figure ad elevata specializzazione tecnica e la previsione della sola prova scritta digitale. La durata dei contratti sarà di 36 mesi, rinnovabili fino al 31 dicembre 2026 in relazione al raggiungimento degli obiettivi del Piano da parte delle amministrazioni assegnatarie dei progetti.
Per gli iscritti agli albi basta inserire il cv nel portale
Per le alte specializzazioni – come i dottori di ricerca e le persone con esperienze documentate di almeno 2 anni in organizzazioni internazionali e dell’Unione europea – è prevista l’iscrizione in un apposito elenco sul “Portale del reclutamento” e una procedura di selezione basata sulla valutazione dei titoli e un esame scritto. Per i professionisti e gli esperti iscritti agli Albi, si prevede l’inserimento sul “Portale del reclutamento” in un apposito elenco vincolato al possesso di determinati titoli di qualificazione professionale. Ai fini dell’attribuzione degli incarichi di collaborazione, le amministrazioni dovranno chiamare almeno tre professionisti in ordine di graduatoria e scegliere a chi attribuire l’incarico sulla base di un colloquio. I criteri seguiti dovranno essere pubblicati sul sito internet delle amministrazioni competenti.
Migliaia di nuovi posti nella PA
Dal prossimo autunno, “InPA” rappresenterà, dunque, il luogo del cambiamento della PA, lo spazio in cui fotografare in tempo reale il rinnovamento del capitale umano pubblico e in cui le offerte di lavoro incontreranno in modo concreto e trasparente le competenze di milioni di professionisti. Il provvedimento legislativo prevede anche nuovi concorsi per la copertura di oltre 17 mila posti di lavoro nel pubblico impiego.