lunedì, 25 Novembre, 2024
Economia

Discoteche e palestre, fondo da 140 milioni. Giorgetti: aiuti giusti per chi ha dovuto chiudere

Il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, parla di “provvedimento doveroso”. Pronto sulla rampa di lancio un fondo da 140 milioni di euro per sostenere le attività d’impresa e professioni che sono rimaste chiuse per legge e restrizioni da lockdown. In questo caso di tratta di discoteche e sale da ballo che potranno richiedere i contributi a fondo perduto fino a un massimo di 25 mila euro, “per ciascun soggetto beneficiario, e a cui è destinata una quota pari a 20 milioni di euro del fondo istituito dal Ministero” si legge nella nota di presentazione del fondo. Una altra quota fino a 12 mila euro è invece l’ammontare dei contributi che potranno essere richiesti da altre attività ammesse alla misura come palestre, impianti sportivi, parchi tematici, eventi di teatro, cinema, arte, fiere e cerimonie.

L’Agenzia delle entrate farà gli accrediti

Il decreto interministeriale, già firmato dal ministro Giorgetti, definisce l’elenco delle attività che hanno diritto a usufruire del sostengo economico, in quanto rimaste chiuse per un periodo complessivo di almeno cento giorni, nonchè i criteri e le modalità per richiedere il contributo. I termini per l’avvio delle richieste dei beneficiari verranno comunicati dall’Agenzia delle entrate, che potrà successivamente procedere con l’accreditamento diretto del contributo a fondo perduto.

Provvedimento giusto

“E’ un provvedimento doveroso, promesso alle categorie che sono state costrette a restare chiuse per legge”, commenta il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, “è giusto che discoteche, palestre e altre realtà in condizioni simili abbiano uno strumento speciale avendo pagato un prezzo più alto a causa dei cambiamenti imposti dalle regole restrittive contro il Covid. In occasione degli incontri al Mise, ma anche in altri contesti, questa necessità e urgenza era venuta fuori”, conclude il ministro, “in maniera determinante. Iniziamo con questo fondo, 140 milioni, che però può essere rifinanziato se sarà necessario”.

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