Cosa significa “Il coraggio di dire io” se non il senso di responsabilità con il quale dobbiamo essere tutti artefici del futuro, del cambiamento, della costruzione di un domani sostenibile da consegnare ai nostri figli, insieme ai tanti altri “io” che costituiscono la compagine di un mondo sempre più globale.
L’”Io responsabile” deve essere la pietra angolare della convivenza, sempre più integrato nella comunità mondiale, evitando i rischi che la stessa tecnologia globalizzante può creare di omologazione e annullamento. È questo il significato che il presidente Sergio Mattarella ha voluto dare alla frase di Kierkegaard da cui prende il titolo il meeting di Comunione e Liberazione 2021 in corso a Rimini.
OGNUNO DI NOI DEVE ESSERE PROTAGONISTA E RESPONSABILE
Nel suo saluto inaugurale il Capo dello Stato ha invitato ciascuno di noi a sentirsi interpellato e ad assumersi la responsabilità di essere sempre sé stessi, perché questo è il vero senso della parola libertà, senza sentirsi limitato dal rispetto delle libertà altrui, ma anzi arricchendosi delle conoscenze diffuse e delle differenze. “Si vince insieme e si perde insieme”, ha ricordato Mattarella, una lezione che abbiamo imparato molto bene dalla pandemia. Assicurare a tutti uno spazio non significa, quindi, recuperare gli egoismi ma riprogettare i personalismi, attraverso la partecipazione e il recupero del senso di responsabilità comune. E il vaccinarsi è primo gesto di responsabilità per tutelare le persone più fragili.
IL COVID CI HA INSEGNATO IL BISOGNO DEGLI ALTRI
Il futuro si può costruire solo insieme, ha sottolineato più volte Mattarella, attraverso il riconoscimento degli altri per comporre il “noi”. La paura provata per un virus che ha propagato i propri effetti sugli uomini, le società e l’economia ci ha fatto scoprire più fragili e sentire il bisogno degli altri. E per questo l’augurio del presidente a tutti i partecipanti è stato quello di
ritrovare passione, capacità di ascolto e dialogo. Anche l’Unione europea è la somma di tanti “io-tu-noi”, in cui tutti cittadini dovrebbero sentirsi protagonisti. Per questo oggi è importante potenziare la sovranità comunitaria perché l’Europa sia esempio di civiltà, cooperazione e pace.